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Max Sciandri-Italia, salta tutto

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Si chiude nel peggiore dei modi la vicenda riguardante Max Sciandri, il tecnico anglo-italiano che avrebbe dovuto iniziare una collaborazione con la FCI, inizialmente come responsabile del settore cronometro, per poi rilevare Paolo Bettini alla guida dell’ammiraglia azzurra.
Come riporta La Gazzetta dello Sport di oggi, Sciandri afferma di “non aver sentito più nessuno. Un chiaro segnale di mancanza di programmazione, di chiarezza, di progetti. Così ho deciso di rinunciare, prolungando con la BMC. Mi ero già incontrato tre o quattro volte con gli altri tecnici del settore, cercando di ascoltare tutti, ma forse la Federazione non mi ha protetto. E’ uscita la notizia e poi sono stato lasciato in mezzo al guado. Un progetto così ha bisogno di fondamenta solide, serviva un piano, un punto di partenza e uno di arrivo”.
Maximilian Sciandri appare sinceramente dispiaciuto per questa scelta, senza riuscire a capire sino in fondo che cosa non è andato per il verso giusto: “Forse ho pagato il fatto di aver gareggiato per la Gran Bretagna, oppure di essere stato compagno di squadra di Lance Armstrong. Per qualche settimana, comunque, ho sperato di poter seguire le orme di Franco Ballerini, mio grande amico, e di riprendere il suo progetto. Mi spiace vedere il movimento italiano così. L’Italia deve cambiare: se non lo fa, non avrà più posto. Dieci anni fa Dave Brailsford, numero uno della Sky, si riferiva a quella azzurra come la Squadra con la S maiuscola, un modello da studiare. Io spero che quegli anni d’oro possano tornare. E che il mio si riveli un arrivederci e non un addio”.

foto tratta da cyclingnews.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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