Ciclismo

Rigoberto Uran fa suo il Montasio, bene Nibali

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Spettacolo vero nella prima tappa alpina del Giro d’Italia, la Cordenons-Altopiano del Montasio: vince Rigoberto Uran (Sky), ma Vincenzo Nibali incrementa ulteriormente sui più immediati inseguitori. Salta definitivamente Ryder Hesjedal.

In giornate del genere, la fuga deve sempre combattere per prendere margine: così, il plotoncino di una dozzina di uomini, tra i quali Oscar Gatto (Vini Fantini), Daniele Bennati (Saxo), Yaroslav Popovych (RadioShack) e Jackson Rodríguez (Androni-Venezuela), riesce ad evadere solo dopo una combattutissima prima ora di corsa, ma il gruppo trainato dagli Astana e dagli Sky non lascia troppo spazio. Il venezuelano resta da solo sul Cason di Lanza, un’ascesa che si presenta veramente impegnativa, ma con un fondo stradale perfetto, per quanto stretto; su questa stradina di montagna, però, terminano le ambizioni rosa di Ryder Hesjedal, in difficoltà clamorosa e con un grave distacco al termine della tappa. Nei successivi tratti di discesa e pianura, Rodríguez si fa poi riprendere da Serge Pauwels (Omega Pharma), anche a causa di alcuni problemi meccanici; il gruppo, dal quale tenta senza esito una sortita Franco Pellizotti (Androni), riduce sempre più il margine e all’imbocco del Montasio raggiunge i fuggitivi. Astana e Sky si alternano al comando di un plotone che oscilla tra le dieci e le venti unità: agli 8 km dall’arrivo, scatto secco di Rigoberto Uran, teoricamente gregario di Wiggins ma di fatto, presumibilmente, più in palla del britannico; gli altri lo rivedranno solo all’arrivo.

La medaglia d’argento olimpica pedala bene anche sulle rampe più difficili, che accarezzano pendenze davvero durissime; nel sempre più ristretto plotoncino della maglia rosa, gli Ag2r tentano di mischiare le carte prima con l’ottimo Domenico Pozzovivo e poi con Carlos Betancur, che andrà a cogliere la seconda posizione realizzando così una doppietta colombiana. Wiggins, Gesink e anche Scarponi vanno in difficoltà, mentre Nibali non batte ciglio e va anzi a conquistare sia l’abbuono per il secondo posto al traguardo volante di Sella Nevea, sia quello del terzo posto all’arrivo, a circa 30” da Uran. Assieme allo Squalo ci sono Rafael Majka (Saxo Bank), Mauro Santambrogio (Vini Fantini), Cadel Evans (BMC) e ovviamente Pozzovivo; Wiggins paga 37” al siciliano, Scarponi poco di più. La nuova classifica generale vede dunque Nibali con 41” su Evans, 2’04” su Uran, 2’05” su Wiggins, 2’12” su Gesink e 2’13” su Scarponi.

Domani la frazione che commemora il disastro del Vajont, avvenuto cinquant’anni fa, con partenza da Tarvisio e traguardo a Erto/Casso dopo 182 km, al termine di un GPM di seconda categoria.

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foto tratta da vanguardia.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

 

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