Scherma
Scherma, Erba e Avola a medaglia. Spada giù dal podio
Sono di Giorgio Avola e Carolina Erba i sorrisi più ampi del weekend schermistico italiano. Un argento e un bronzo, arrivati entrambi dal fioretto, in una giornata in cui i big hanno steccato (una volta tanto può capitare anche a loro), o sono stati costretti dagli infortuni a seguire le gare dei colleghi da casa.
Bravi e sfortunati Giorgio e Carolina. Perché le loro gare sarebbero potute andare anche meglio. Entrambi, infatti, hanno perso per una sola stoccata. Avola a Cuba, in finale contro Race Imboden (Usa), dopo essere stato in vantaggio 13-6 prima che i crampi prendessero la meglio su di lui (un film già visto una settimana fa a Varsavia con protagonista Diego Occhiuzzi). Erba a Marsiglia, in semifinale contro la quasi omonima Carolin Golubistskyi (Germania), dopo aver rimesso in piedi un assalto che sembrava già perso risalendo la china dal 7-14 al 14-14, per poi cedere solo al minuto supplementare con priorità contro. Un’impresa sfiorata per Carolina, che si gode il secondo bronzo nelle ultime tre tappe di Coppa del Mondo, conferma una condizione brillante e una ritrovata fiducia nei propri mezzi, e si candida a un ruolo da protagonista per gli Europei di Zagabria. Oro all’americana Prescod, argento Golubitskyi, bronzo anche per la francese Maitrejean.
Molto bene anche Benedetta Durando, ottava alla fine, mentre Arianna Errigo si è fermata un turno prima, nelle 16, arrivando nona in virtù del suo primo posto nel ranking e accompagnata da Stefania Straniero (15esima) e Alice Volpi (16esima). Diciassettesima Elisa Di Francisca, sconfitta da Benedetta Durando nel tabellone delle 32, fuori nelle 64 Camilla Mancini e Claudia Pigliapoco.
Tra i ragazzi ottima prova di Daniele Garozzo, fratello dello spadista Enrico, ottavo e alla prima finale assoluta in carriera. Fuori nei 32 Paroli e Luperi (eliminati da Garozzo e Miyake), eliminati nei 64 Biondo, Foconi, Minuto, Lari e Aspromonte. Bronzi di giornata per il russo Khovanskiy e il giapponese Chida.
A L’Avana erano impegnate anche le ragazze della spada femminile. La migliore delle azzurre è stata Brenda Briasco, sconfitta negli ottavi dalla russa Andryushina e 15esima alla fine. Fuori nelle 32 Francesca Quondamcarlo (eliminata dalla rumena Ana Branza, poi vincitrice della prova) e Bianca Del Carretto (15-10 contro la cinese Yin). Eliminate nel primo assalto di giornata Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Francesca Boscarelli. Podio targato Est Europa, con Ana Branza davanti all’ungherese Szasz e alle russe Andryushina e Sivkova.
Sempre in America Latina, ma a Buenos Aires, tiravano i ragazzi della spada. Ottima la prova di Diego Confalonieri, settimo e sconfitto a un passo dal podio, per una sola stoccata alla priorità (7-6 contro il ceco Beran, sorpresa di giornata e argento alle spalle del campione olimpico Limardo Gascon). Bronzo per il tedesco Ackermann e il polacco Zawrotniak, che nel tabellone dei 16 avevi eliminato Gabriele Bino col punteggio di 15-9.
Fuori nei 32 Paolo Pizzo, 15-13 contro il coreano Song, che nei 64 aveva eliminato Francesco Martinelli per 15-14. Gara finita al primo assalto di giornata anche per Enrico Garozzo (15-8 contro l’olandese Verwijlen), Matthew Trager (15-12 contro il russo Thikomirov) e Simone Esposito (15-4 contro Limardo Gascon). Non era riuscito a qualificarsi per il tabellone principale Marco Fichera, sconfitto dal tedesco Spautz nell’ultimo assalto del venerdì.
Oggi tocca alla squadra, che deve rinunciare a Matteo Tagliariol, fermo ai box per recuperare pienamente dai problemi fisici che l’avevano frenato anche nel Grand Prix di Berna. Pizzo, Confalonieri, Garozzo e Bino proveranno a ripetere l’oro di Parigi. Non sarà facile, ma è nelle loro corde.