Scherma
Spada: flop Italia, a Berna vince Heinzer
Una brutta giornata, di quelle che vorresti cancellare subito, tornando a tirare e a vincere, come sai fare. Ma i ragazzi della spada italiana dovrà aspettare due settimane e un viaggio lungo metà mondo per avere la sua occasione di riscatto. Buenos Aires è ancora lontana e questo può essere un bene.
Perché Paolo Pizzo, che a Berna si è fermato nei 64, ha bisogno di ritrovare la condizione migliore dopo una settimana passata in ostaggio della febbre. Chiedergli di più era difficile, Paolo ha portato la giustificazione e il certificato medico, come a scuola, per spiegare l’eliminazione immediata contro l’ucraino Reizlin. Ci ha provato, ha voluto comunque partire per la Svizzera, anche se il fisico gli diceva il contrario, non è andata bene ma ha poco da rimproverarsi.
Qualche motivo in più per rimpiangere una gara che sarebbe potuta andare in modo molti diverso, ce l’hanno Matteo Tagliariol e Diego Confalonieri. Entrambi erano arrivati a condurre con un vantaggio più che discreto i reciproci assalti dei 32esimi. Il campione olimpico di Pechino 2008, contro il portoghese Cordeiro, era sopra di cinque sul 10-5, di quattro sul 13-9, di due, a una stoccata dal passaggio del turno, sul 14-12. Eppure si è fatto riprendere con un parziale di 0-3 e ha dovuto abbandonare la gara. Discorso molto simile per Confalonieri, anche lui avanti per 10-5 contro Orozco prima di farsi riprendere e sconfiggere 15-14.
Ha poco da rimproverarsi Marco Fichera, che per la prima volta in stagione è approdato nel tabellone dei 64 in una prova di Coppa del Mondo assoluta, e si è ritrovato davanti niente meno che Gabor Boczko. Assalto proibitivo, che l’ungherese ha vinto per 14-6, ma ulteriore esperienza incamerata per il dominatore della stagione under 20. Il migliore degli azzurri è stato ancora una volta Gabriele Bino, che dopo la finale di Parigi si è fermato ai sedicesimi, sconfitto 15-4 da Bas Verwijlen dopo aver battuto 15-8 il norvegese Backer.
A vincere la gara è stato lo svizzero Heinzer, accompagnato sul podio dal connazionale Fabian Kauter (terzo), dall’ucraino Nikishin (secondo) e dall’altro bronzo Silvio Fernandez (Venezuela). Per il numero 1 del ranking mondiale è la terza affermazione in stagione, la conferma di un dominio straordinario che lo pone, al momento, in pole position per Europei e Mondiali. Ma la strada da percorrere è ancora lunga, e gli azzurri non hanno alcuna intenzione di alzare bandiera bianca.