Pallavolo
Volley, finale scudetto tra Cenerentole: Piacenza – Conegliano
Il ballo delle debuttanti. Saranno due cenerentole a giocarsi lo scudetto di volley al femminile. Piacenza e Conegliano accedono per la prima volta a una finale tricolore e da domani pomeriggio daranno il via a una serie (al meglio delle cinque) che si preannuncia spettacolare. Per il secondo anno consecutivo una nuova formazione inscriverà il suo nome nell’albo d’oro federale.
Indubbiamente arrivano all’atto conclusivo le due grandi sorprese della stagione: le emiliane erano partite alla grande, avevano tenuto il comando nelle prime giornate poi hanno avuto un attimo di flessione prima di riprendersi e superare Bergamo per chiudere al secondo posto la regular season; le venete sono la classica outsider, partite per salvarsi poi convintesi dei propri mezzi col passare dei mesi e con il mercato invernale che ha portato Jenny Barazza, cinque successi consecutivi prima di una lieve flessioni che ha regalato loro il quinto posto finale.
La Rebecchi Nordmeccanica non perde da dieci partite: sei in regular season, più quattro nei playoff dove è ancora imbattuta. Lo schema è sempre stato il solito: vittoria soffertissima in gara1, successo schiacciante in gara2. L’Imoco, invece, ha dovuto ribaltare il fattore del campo per ben due volte in questi playoff e sempre perdendo gara1: ai quarti sconfitta Villa Cortese, in semifinale abbattute le campionesse in carica di Busto Arsizio. La matricola che sconfigge le finaliste della passata stagione: incredibile…
Le biancorosse sono alla terza finale in stagione dopo l’inaspettato successo in Coppa Italia e l’amaro golden set in Challenge Cup. Conegliano neanche sperava di arrivarci. Entrambe, comunque vada, rappresenteranno l’Italia in Champions League nella prossima stagione.
Le due formazioni sono altamente competitive ed interessanti, all’insegna dell’italianità.
Piacenza, allenata da Gianni Caprara (da metà stagione), si fonda sulla diagonale Ferretti-Turlea, con l’opposta che è sempre pronta a tirare giù dei missili. La vera anima, però, sono le due bande che tornano a giocare una finale scudetto a distanza di dodici mesi: Flo Meijners (ex Busto Arsizio), rimessasi in forma dopo l’infortunio di inizio stagione, dà un apporto fondamentale in fase d’attacco risultando spesso top scorer; Lucia Bosetti (ex Villa Cortese) non si tira mai indietro quando c’è una sfida. Le centrali sono davvero di esperienza: un monumento come Manuela Leggeri che ha giocato una grandissima stagione affiancata da Martina Guiggi.
Conegliano, guidata da Marco Gaspari, schiera delle giovani di prospettiva assolutamente di rilievo. La più importante ovviamente è Letizia Camera in palleggio: già impegnata con la Nazionale, quest’anno ha trovato la consacrazione. Il suo opposto è Emilya Nikolova, vero asso nella manica della Imoco e trascinatrice della squadra in tutti questi mesi. Le bande sono Cristina Barcellini (teniamola d’occhio) e la sorprendente Valentina Fiorin. Ma la giocatrice più rappresentativa è ovviamente Jenny Barazza: la centrale azzurra ha rivoluzionato la stagione delle venete e fatto far loro il definitivo salto di qualità. Accanto a lei la capitana Raffaella Calloni. Il libero è Carla Rossetto.
E allora che vinca la squadra migliore. E che spettacolo sia dopo una stagione funestata da mille problemi, economici e non solo.
stefano.villa@olimpiazzurra.com