Atletica
Atletica, Diamond League: che risultati a Eugene!
Il miglior Prefontaine Classic di sempre. La memoria di Steve è stata onorata al meglio con una quarta tappa di Diamond League davvero di altissimo spessore, con grandi risultati a grappoli.
Mutaz Essa Barshim entra nella storia dell’atletica leggera. Il qatariota e l’ottavo uomo a superare il fantascientifico 2.40 nell’alto! L’ultimo a toccare questa quota fu il russo Vyacheslav Voronin nell’ormai lontano 2000. La classe e l’eleganza del giovanotto asiatico non ha praticamente eguali: nessuno sa così bene comportarsi mentre è in fase di volo e lo scavalcamento dell’asticella è un piacere. Chiaramente è primato mondiale stagionale e anche record continentale (Mutaz lo deteneva col 2.39 della passata stagione). Secondo lo statunitense Erik Kynard (2.36), terzo il canadese Derek Drouin che realizza il record nazionale con 2.36. Malissimo gli attesi big: Robert Grabarz che esce a 2.26, il campione olimpico Ivan Ukhov che si ferma a 2.21 e Jessie Williams addirittura stoppato a 2.16.
Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. L’asta maschile ha fornito una grandissima gara da livello mondiale. I quattro moschettieri sono arrivati a 5.84 e a quel punto Renaud Lavillenie, Bjorn Otto, Raphael Holzdeppe e Malte Mohr se la sono giocata a colpi d’alta quota. Tre tedeschi contro un francese. Che diventa un francese contro un tedesco quando Holzdeppe e Mohr sbagliano il 5.90. Renaud non delude mai e realizza il 5.95 al secondo tentativo che gli vale la vittoria e il nuovo primato mondiale stagionale. L’inarrivabile transalpino prova anche i 6 metri, ma lì si deve fermare: ci riproverà a Roma giovedì prossimo.
Robert Harting non delude mai: l’Hulk teutonico è sempre più una grande star dell’atletica internazionale. Il tedescone scaglia il suo disco a 69.75 metri che gli valgano la miglior prestazione mondiale stagionale, la 35esima vittoria consecutiva, e un’imbattibilità ormai interminabile (supera abbondantemente i 1000 giorni). Secondo il polacco Piotr Malachowski con 68.19, terzo l’iraniano Ehsan Hadadi (65.63).
Sorpresone dai 110hs dove il giamaicano Hansle Parchment si regala la giornata di gloria. Il giamaicano vola in 13.05 e si regala il nuovo record nazionale oltre al primato mondiale stagionale. Secondo il cubano Orlando Ortega che realizza il personale in 13.08. Jason Richardson commette un grave errore e deve praticamente chiudere al passo in 13.45.
La ceca Zuzana Hejenova è davvero in grandissima forma e ritocca la già sua miglior prestazione mondiale stagionale. Per lei un bel 53.70, un dominio inatteso visto il parterre che si era presentato al via. La russa Natalya Antyukh, campionessa olimpica, sbaglia tutto e chiude praticamente al passo in 57.74. La statunitense Lashinda Demus, campionessa mondiale, è quinta in 55.25. Era anche attesa la nostra Yadisleidy Pedroso dopo il record italiano registrato a Shanghai, ma l’italo-cubana non ha preso il via.
Colpo di scena dal salto triplo femminile. La colombiana Caterine Ibarguen vince la gara con 14.93 (secondo successo in Diamond League), ma con 2.1 m/s di vento a favore. L’ucraina Olha Saladukha le arriva alle spalle con 14.85 che è la miglior prestazione mondiale stagionale visto la folata regolare (+1.7). Completa il podio la giamaicana Kimberly Williams (14.78).
Il vento, sopra i limiti consentiti per far registrare le prestazioni, rovina le prove dei 100m.
Al femminile un bellissimo podio tutto sotto i 10.80 e che sarebbe stato da miglior prestazione mondiale stagionale, ma con una folata da 2.2 m/s. Vince la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce (10.71) davanti alla nigeriana Blessing Okagbare (10.75) e alla connazionale Veronica Campbell-Brown (10.78).
Al maschile brezza da 2.6 m/s che annulla il super 9.88 di Justin Gatlin (sarebbe stata seconda prestazione mondiale stagionale). Podio tutto statunitense con Michael Rodgers (9.94) e Ryan Bailey (10.00).
Mo Farah stecca i 5000 metri: il suo 13:05.88 non basta per battere uno scatenato Edwin Soi che realizza la miglior prestazione mondiale stagionale (13:04.75). Terzo l’etiope Yenew Alamirew (13:06.45).
Tirunesh Dibaba è scatenata e ritocca la propria miglior prestazione mondiale stagionale. Questa volta per l’etiope arriva un sudato 14:42.01 a battere le due keniane Mercy Cherono (14:42.51) e Margaret Muriuki che realizza il proprio personale (14:43.68).
Nei 400m femminili, non validi per la Diamond League, vince ancora una volta Amantle Montsho che sta facendo davvero faville in questo avvio di stagione. Per la ragazza del Botswanna un 50.01 di dominio sulla statunitense Francena McCorory (50.37) e sulla giamaicana Noviene Williams-Mills (51.14).
Ci attendevamo molto di più dai 400m maschili dopo la super prestazione di Kirani James due settimane fa a Shanghai. Il grenadino, invece, si ferma a 44.39 e si fa battere dall’eterno rivale Lashawn Merritt (44.32). Distaccato terzo l’altro statunitense Tony McQuay (45.31).
200m maschili sotto le aspettative con tutti gli atleti sopra i 20 secondi. Vince il giamaicano Nickel Ashmeade (20.14) davanti allo statunitense Walter Dix (20.16) e al giamaicano Jason Young (20.20).
Sugli 800m, con l’assenza della stella di David Rudisha, non c’è molto da segnalare. Vince l’etiope Mohammed Aman (1:44.42) davanti al keniota Timothy Kitum (1:45.16) e allo statunitense Nick Symmonds (1:45.40).
Sui 3000m siepi i keniani vanno relativamente piano. Vince il primatista stagionale Conseslus Kipruto (8:03.59), davanti al connazionale Paul Koech (8:05.86) e al francese Mahiedine Mekhissi (8:06.60).
Classica chiusura con il tradizionale Miglio. Vince il keniota Silas Kiplagat (3:49.48) davanti al connazionale Asbel Kiprop (3:49.53) e all’etiope Aman Wote (3:49.88). Per la Diamond League, la gara è assimilata ai 1500m.
stefano.villa@olimpiazzurra.com