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Calcio
Confederations Cup: ancora rigori, ma è super Buffon! Italia terza
Questa volta i rigori portano bene all’Italia nella Confederations Cup, che nella Finale per il 3°/4° posto supera l’Uruguay solo dal dischetto, con tre parate di un super Gigi Buffon. Azzurri rimontati per due volte nei tempi regolamentari, conclusi 2-2.
A prendere le redini della partita, fin da subito, è il centrocampo di Prandelli, con gli uruguaiani che tentano di contenere e ripartire in contropiede, ma senza grande precisione. Sussulto azzurro al 9′, con Chiellini che sfiora di testa una punizione di Diamanti, mentre la prima vera occasione da gol è propiziata dal duo De Sciglio-Candreva al 15′, con il Muslera bravo a chiudere lo specchio al lazile. E’ un’Italia lucida e quadrata quella che continua a spingere e in vantaggio meritatamente al 24′: ancora Diamanti protagonista, con una punizione velenosa che trova la fortunata combinazione palo-Muslera (non perfetto in uscita), di cui approfitta Astori sulla linea di porta per l’1-0. La reazione della Celeste non tarda ad arrivare, con Buffon impegnato Suarez prima e un gol annullato per fuorigioco a Cavani poi. Cala un po’ la pressione azzurra e cresce l’Uruguay, ma l’Italia va più vicina al raddoppio che i sudamericani al pareggio, con El Shaarawy pericoloso per due volte al 33′ e al 40′.
Ritmi poco esaltanti anche nella seconda metà di gara, costellata nella fase iniziali da diversi errori ambedue le parti. Al 58′, è proprio una palla persa dagli azzurri a propiziare il pareggio firmato Edinson Cavani, perfettamente imbeccato da Gargano e preciso nel piazzare sul palo lungo. Un gol che risveglia l’Uruguay e mette in evidenza il progressivo logorio fisico dell’Italia, ma al 73′ l’inerzia del match sembra volgere nuovamente a favore degli azzurri, con la splendida (l’ennesima) punizione di Diamanti del 2-1. Ma di chi punizione ferisce, di punizione perisce o, come in questo caso, viene raggiunto. E infatti, dopo 5′, Cavani pareggia di nuovo i conti su calcio da fermo. Il 2-2 di fatto uccide una partita in cui non succede più nulla, condannando le due squadre ai supplementari.
La stanchezza regna sovrana nell’extra time e nel primo tempo non si registrano né tiri in porta, né emozioni di qualche genere, se non due richieste uruguaiane di rigore. A rendere più vivace il secondo tempo è l’espulsione di Montolivo per somma di ammonizioni al 110′, che costringe gli azzurri alle barricate. Con le ultime forze, la Celeste prova l’assalto finale con Suarez e Cavani, ma è Gargano al 118′ a spaventare maggiormente Buffon, che non si fa sorprendere.
Ancora rigori dunque. E Buffon, questa volta, è subito incisivo, con la parata su Forlàn; Aquilani concretizza subito e porta in vantaggio gli azzurri. Cavani ed El Shaarawy spiazzano i portieri nella seconda serie, mentre nella terza Muslera pareggia i conti con la parata su De Sciglio, dopo il gol di Suarez. Nemmeno il tempo di festeggiare per gli uruguaiani, però, che Buffon ipnotizza il suo compagno di squadra Caceres. Giaccherini segna, ma l’eroe della serata è il capitano azzurro, che para il terzo e decisivo rigore a Gargano. E’ terzo posto.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com