Calcio
Confederations Cup, Italia-Spagna: le pagelle
Dopo una stoica semifinale, giocata a un altissimo livello, la più bella Nazionale degli ultimi due anni è capitolata solo ai rigori di fronte a una Spagna che è sembrata tutto tranne che la squadra campione di tutto. Queste le pagelle dei nostri ragazzi.
BUFFON, 7. Praticamente inoperoso per tutto il match, una sua parata ci ha salvato durante i supplementari. Ai rigori non può nulla, anche se intuisce per due volte.
BARZAGLI, 7. Un buon primo tempo, in totale controllo sulle poche punzecchiate spagnole. Poi si infortuna e deve lasciare spazio a…
MONTOLIVO (dal 46’), 6.5. Non cambia poi gli equilibri a centrocampo, nonostante il suo ingresso ridisegni il modulo. Ai rigori, però, è decisivo e riscatta un precedente che pesava.
BONUCCI, 6. Il match in difesa non viaggia su particolari sussulti, nonostante lasci spazio a un paio di incursioni insidiose. Affonda poco, ma su di lui pesa tantissimo l’errore dal dischetto che ci ha tolto la finale.
CHIELLINI, 7. Partita aggressiva, caposaldo della difesa. Gli spagnoli urtano sempre contro il suo muro e lo bucano solo col passare dei minuti, quando le energie erano al lumicino.
MAGGIO, 7.5. La miglior partita in Nazionale. Corre sempre sulla fascia, crossa moltissimo, si rende pericoloso sui calci piazzati, fa buona guardia a centrocampo.
DE ROSSI, 7. Coraggioso quando cambia il modulo. Sempre presente quando bisogna impostare l’azione e bloccare le incursioni dei campioni del Mondo. Dal dischetto è perfetto e riscatta il precedente che bruciava tantissimo
PIRLO, 6. Non brilla particolarmente ed è spesso in difficoltà. I lanci non illuminano e il suo contributo non si fa sentire come in altre occasioni.
GIACCHERINI, 8. Corre ovunque, costruisce, tira, fa, disfa e inforca. Suo il palo ad inizio supplementari. Stava per spedire l’Italia in finale!
CANDREVA, 8. Giocate di fino, ottimi scambi con i compagni di reparto, alcune verticalizzazioni importanti. Indubbiamente uno dei migliori in campo
MARCHISIO, 7. La solita partita dello juventino, tutta cuore e sostanza.
AQUILANI (dal 79’), S.V.
GILARDINO, 7. Fa praticamente reparto da solo. Il suo carattere si vede per tutto l’arco dei tempi regolamentari. Sempre presente nella sua posizione, fa giocare i compagni intorno e semplifica diversi compiti. Le forze si affievoliscono col passare dei minuti, fino alla necessaria sostituzione dopo i 90 minuti.
GIOVINCO (dal 91’). S.V.
stefano.villa@olimpiazzurra.com
(foto repubblica.it)