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Ginnastica, Vite Parallele abbassa i punteggi delle ragazze?

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Nell’ultimo periodo si è discusso molto sull’importanza che Ginnaste – Vite Parallele, il docu-reality trasmesso da MTV, può rivestire sull’attività sportiva delle ragazze. Ciascuno ha le proprie idee: il programma le condiziona troppo, ne limita il rendimento, non le fa rendere al massimo, ha abbassato i punteggi delle ginnaste.

 

Proprio su quest’ultimo punto vorrei intervenire portando i risultati che le protagoniste della trasmissione hanno ottenuto ad Europei e Mondiali prima e dopo l’inizio della messa in onda delle puntate (15 ottobre 2011). Se le telecamere distraggano o meno le ragazze questo è un altro discorso, più complesso e più sfaccettato da affrontare ma i freddi numeri dei punteggi parlano chiaro: il livello delle atlete è praticamente rimasto immutato. Massimo si potrebbe affermare che non c’è stata una crescita, come sarebbe sempre auspicabile nello sport, ma di certo non c’è stato un peggioramento.

 

Partiamo da Carlotta Ferlito, indubbiamente la Reginetta dello show che l’ha fatta adorare da migliaia di fans. La siciliana si fece notare al Mondo intero vincendo il bronzo nel concorso generale alle Olimpiadi giovanili di Singapore 2010: in quel giorno memorabile si spinse a 55.350 (tra parentesi metterò, da ora in poi, il dettaglio dei punteggi nell’ordine volteggio, parallele, trave, corpo libero: 14.150, 12.750, 14.500, 13.950). Alla rassegna continentale seniores dell’anno successivo realizzò un bellissimo 55.825 (13.875, 13.175, 14.875, 13.900) priva di volare a conquistare l’argento nella finale di specialità alla trave, il picco più alto della sua carriera. A quel punto si era già in odore di telecamere, ma i Mondiali di Tokyo di fine anno non fecero rilevare una grandissima differenza: arrivò un 55.082 (14.200, 12.866, 14.333, 13.866) dovuto a una fatica alle parallele e da qualche sporcatura alla trave. Alle Olimpiadi di Londra 2012, quindi con tutto l’avvicinamento seguito da MTV, si riconfermò sullo stesso livello: 55.098 (14.166, 13.433, 14.766, 12.733) a causa di una brutta caduta al corpo libero, ma in qualifica fu capace di un 55.500. Agli Europei del 2012 fece registrare un eccellente 14.900 alla trave durante la finale a squadre che portò l’Italia al bronzo (e sarebbe valsa la medaglia nella finale di specialità se non fosse stata clamorosamente esclusa dopo le qualificazioni).

 

Passiamo ad Elisabetta Preziosa. Per il suo caso non è necessario risalire alla carriera giovanile, vista la sua classe 1993. La saronnese porta in dote un favoloso quinto posto alla trave ai Mondiali del 2009 conquistato con 14.200 punti. E quel punteggio sui 10cm è sostanzialmente diventato una costante nelle occasioni importanti per l’azzurra: 14.200 durante il concorso generale ai Mondiali 2010, 14.208 sempre durante l’all-around della rassegna iridata dell’anno successivo, ma nel mezzo si spinse a 14.325 per conquistare il bronzo europeo a Berlino.

Arriviamo al clou del discorso: alle Olimpiadi cadde dall’attrezzo durante la finale a squadre e i giudici le diedero 12.833 punti. Dubitiamo che quel capitombolo sia dovuto all’attenzione mediatica durante gli allenamenti, visto che quella in gara non conta perché i teleobiettivi di MTV si disperdono tra le centinaia di network internazionali che seguono la polvere di magnesio. Purtroppo non c’è un altro metro internazionale successivo per avere una controprova: Betta non è stata convocata per gli Europei del 2013 e quindi per il momento rimaniamo col dubbio. Certo il titolo italiano di specialità conquistato settimana scorsa potrebbe dare delle spiegazioni, ma un giudizio all’interno dei nostri confini diverge completamente da uno internazionale.

Rimane difficile fare un’analisi, invece, sui suoi concorsi generali perché alle Olimpiadi e ai Mondiali di Tokyo ha sempre saltato le parallele: di certo è che il 41.016 della rassegna iridata 2011, se combinato a un ipotetico e modesto 12.000 sugli staggi, le avrebbe regalato un comunque onorevole over 53.000 che avrebbe rappresentato il suo personal best fuori dall’Italia (nel suo palmares registriamo il 52.933 dei Mondiali 2010 e il 52.825 degli Europei 2011). Insomma i 53 punti, poco più poco meno, sono il suo standard nei grandi appuntamenti.

 

Per quanto riguarda Francesca Deagostini, non possiamo sapere quanto abbiano inciso le telecamere. Il 2012 era proprio l’anno del suo debutto tra le seniores e tutto era iniziato bene al Test Event con 54.598 (13.733, 13.400, 14.525, 13.300), poi la trave degli Europei con 13.900 prima della mancata convocazione per i Giochi Olimpici e l’operazione di ottobre da cui sta recuperando.

 

Elisa Meneghini è fresca protagonista dello show. Per lei le telecamere sono arrivate solo in concomitanza di Jesolo, quindi impossibile fare un confronto valido. Certo è che la prima vera uscita internazionale da seniores le ha portato in dote un favoloso settimo posto agli Europei.

 

Questo per quanto riguarda le ragazze che ancora si allenano all’Accademia Federale di Via Ovada a Milano.

Su Serena Licchetta è impossibile pronunciarci visti i troppi infortuni che hanno coinvolto la tenace pugliese. Il suo risultato migliore è la storica finale mondiale alle parallele asimmetriche (chiuse ottava per un errore, 11.950) nel 2009. Speriamo di recuperarla per il 2014: ci farebbe davvero piacere.

Giulia Leni è entrata e uscita dal programma. Gli allenamenti in Brixia le hanno fatto molto bene e l’hanno portata a tre bronzi agli ultimi Assoluti. Purtroppo, però, non ci sono gare internazionali a cui riferirci per la nostra analisi.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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