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Rugby
Rugby, test match: All Blacks e Lions ok, Samoa avverte l’Italia
Da Houston ad Auckland, passando per Salta, Durban, Osaka e Brisbane. E’ stato un ricco sabato di test match, la prima vera tornata di questo giugno che si annuncia infuocato. I risultati.
Terzo test per i British & Irish Lions che, dopo aver fatto polpette di Barbarians e Western Force, si trovano dinanzi al primo vero avversario, i Reds di Quade Cooper. L’inizio è scoppiettante per la franchigia australiana, che mantiene un ritmo asfissiante per i Lions nei primi 25′ e marca con Luke Morahan (17′). Gli uomini di Gatland, però, cominciano a macinare metri (e punti, grazie a Farrell) con il passare dei minuti, soprattutto grazie ad una mischia dominante, piattaforma da cui proviene proprio la meta del sorpasso di Ben Youngs (7-13). La grande forza fisica messa in campo consente ai britannici di gestire il match, scappando via definitivamente con Farrell; Frisby (62′) prova a riportare sotto i suoi, ma i Reds sono ormai in riserva e l’apertura inglese (76′) piazza il calcio del 12-22 che tiene alto il morale in casa Lions.
Ad Auckland va in scena la rivincita della Finale 2011 tra All Blacks e Francia, primo incontro della serie. I Campioni del Mondo partono contratti e disordinati, a fronte di una Francia più organizzata e grintosa, intenzionata a riscattare il pessimo Sei Nazioni. E al 9′, la coppia Fritz-Fofana sorprende la difesa neozelandese, andando a segno con il centro di Clermont. La sveglia comincia a suonare tra i tuttineri, che si accendono alla mezz’ora grazie ai due Smith: prima è Ben a sfondare la difesa transalpina e a mandare in mezzo ai pali Aaron (32′), poi è quest’ultimo ad imbeccare Sam Cane (37′) per la meta che scava il solco decisivo (6-17). La ripresa scorre via senza nessuna emozione particolare ad eccezione di qualche fiammata transalpina e i due calci di Cruden e l’unico di Lopez servono solo a fissare il punteggio sul 23-13 finale. Sabato prossimo si replica.
Il Galles padrone del Sei Nazioni è falcidiato dalle assenze a causa del tour dei Lions e schiera diversi baby (tra cui Dafydd Howells, classe ’95) nel match di Osaka contro il Giappone. Una nazionale in crescita quella asiatica, che infatti dà filo da torcere ai Dragoni, in svantaggio sino all’ora di gioco. Poi Biggar porta tre punti fondamentali (11-12) e Robinson, al 63′, sembra chiudere definitivamente i discorsi (11-19). La reazione dei nipponici, però, è veemente e la meta di Fujita, al 69′, riporta sotto i suoi sul 18-19, prima che Rhys Patchell spenga i sogni di rimonta dei padroni di casa con il piazzato del 18-22.
Al King’s Park di Durban, Scozia e Samoa precedono Springboks e Italia nella prima giornata delle Castle Lager Series. E i Pacifici mandano chiari segnali ai nostri azzurri – prossimi avversari – già dopo 11′ con due mete di So’oialo e di Alesana Tuilagi. Highlanders che reagiscono con i piazzati di Laidlaw e mettono la testa avanti con la meta di Lamont al 49′ (14-17), ma è solo un fuoco di paglia. Prima So’oialo pareggia i conti, poi è ancora un irrefrenabile Tuilagi a marcare ancora al 64′, uccidendo una partita che i samoani vincono 17-27. La Banda Brunel trema…
Argentina ed Inghilterra scendono in campo a Salta con due formazioni imbottite di seconde e terze scelte, per motivi diversi. I Pumas per tenere a riposo i big in vista del Rugby Championship, i Leoni per via dei Lions. La battaglia tra le riserve, però, è impari, con gli ospiti che chiudono la pratica già al 32′, quando i calci di Burns e le mete di Strettle, Twelvetrees e Morgan consentono agli inglesi di andare al riposo su 3-25. Allo scadere, poi, Billy Vunipola sigla il 3-32 che chiude un match tutt’altro che esaltante.
Tante seconde linee anche nell’Irlanda impegnata a Houston, in Texas, contro gli Stati Uniti. I protagonisti indiscussi sono i piazzatori, Ian Madigan da una parte e Chris Wyles per le Aquile dall’altra. Entrambi portano in dote al proprio team tutti i punti i segnati, con la sola differenza che Madigan ne piazza uno in più dell’americano, per il 12-15 finale in favore dei Verdi.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com