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Rugby, gli altri test match: valanga nera sulla Francia, colpo Giappone

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Tanti i test match giocati in un super sabato di rugby in ogni angolo del mondo. Scopriamo i risultati.

Rispetto all’allenamento contro i Combined Country, per i British & Irish Lions quella contro i Waratahs è sfida vera, perlomeno per un tempo di gioco. A scavare il solco decisivo, al 43′, è la meta di un superlativo Leigh Halfpenny, vera arma in più per Warren Gatland. 30 i punti segnati dall’estremo gallese contro la franchigia australiana, che ha provato a resistere a più riprese agli affondi Lions, vittoriosi 17-47.

A Christchurch, gli All Blacks sono intenzionati a non offrire nuovamente la mediocre prestazione di una settimana fa contro la Francia. Intenzioni rispettate, perché i neozelandesi dominano in lungo e in largo, non concedono respiro ai galletti e marcano dopo soli 3′ con Julian Savea. Attacco devastante, difesa di ferro e per i transalpini non ci sono gli estremi nemmeno per segnare un punto: un 30-0 secco e che rispecchia l’andamento della partita.

La Scozia battuta da Samoa, una settimana fa, non si pensava fosse in grado di mettere in difficoltà un Sudafrica in crescendo di forma fisica: niente di più sbagliato, perché al 43′ il punteggio è di 6-17 per gli Highlanders, con le mete di Scott e Dunbar. La reazione degli Springboks, però, è violenta e prima una meta tecnica e poi Engelbrecht ribaltano il match; a chiuderlo sul definitivo 30-17 ci pensano Serfontein e il piede di Lambie.

Per un’impresa sfiorata, c’è un colpo invece andato a segno. Il Giappone era andato vicino a stendere il Galles già sette giorni fa ad Osaka, ma a Tokyo il XV nipponico prende le dovute misure e firma un successo storico contro i Dragoni. Eppure, la meta di Prydie al 44′ sembrava poter far girare l’incontro, ma le marcature pesanti di Wing e Broadhurst ribaltano e uccidono il match. 23-8 il finale, per una partita che i tifosi ed appassionati giapponesi non dimenticheranno facilmente.

Un’altra sfida di riserve quella tra Argentina ed Inghilterra. E di partita ce n’è ben poca, come un sabato fa. Gli inglesi mettono la freccia alla fine del primo tempo con ben tre mete (due tecniche), per poi dilagare con altre quattro marcature nella ripresa. Pumas in grado solo di accorciare le distanze sul 26-50, ma per il Rugby Championship si attende ben altra squadra.

Porta a termine il proprio Tour anche l’Irlanda, impegnata contro il Canada in una sfida equilibrata solo per 40′ (12-9). I Verdi nella ripresa prendono il sopravvento, trascinati da McFadden (tripletta per lui), da Cave e O’Donnell, le cui marcature consentono ad una squadra imbottita di seconde scelte di dominare i nord-americani 14-40.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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