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Ciclismo

Vincenzo Nibali vuole la Vuelta

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Di Tour de France, per quest’anno, non se ne parla. Vincenzo Nibali, da persona estremamente razionale qual è, non ha voluto fare questo salto nel buio, andando a correre la Grande Boucle dopo aver vinto il Giro d’Italia: il prossimo appuntamento cerchiato di rosso nella stagione dello Squalo sarà la Vuelta a España, già vinta nel 2010, come ribadito in queste dichiarazioni.

Chiaramente, alla corsa iberica il forte siciliano si presenterà con legittime ambizioni di successo. L’ultima doppietta Giro-Vuelta della storia è stata quella di Alberto Contador nel 2008, evento che non si verificava dalla grande impresa di Giovanni Battaglin nel 1981. Sulla carta, i mesi che intercorrono tra la corsa rosa e quella spagnola permettono un recupero fisico molto importante: insomma, è più “facile” fare Giro-Vuelta che non Giro-Tour, per quanto non ci sia nulla di realmente facile quando si parla di gare che durano tre settimane ai ritmi del ciclismo contemporaneo. Nibali ha un feeling particolare con la Vuelta perché quella vittoria, arrivata nell’anno in cui era stato terzo al Giro, lo proiettò di fatto nella ristretta élite dei campioni delle grandi corse a tappe, con una gestione all’insegna della regolarità (tre secondi posti nelle varie frazioni) che gli permise di conservare 43” su Ezequiel Mosquera.

Da allora, il siciliano è ulteriormente maturato, migliorando tantissimo a cronometro (quest’anno saranno 38 i km contro il tempo, più 27 della cronosquadre inaugurale) e perfezionandosi anche come scalatore: al Giro d’Italia, in montagna gestiva con la tranquillità dei grandi campioni e anche alla Vuelta ne avrà bisogno, visto che ci saranno almeno una decina di frazioni dal profilo altimetrico interessante. Dunque, Nibali sulle orme di Contador, alla caccia di una doppietta riuscita solo al madrileno, a Battaglin e a Merckx: con il livello di consapevolezza ormai raggiunto, lo Squalo non ha nulla da temere.

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