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Volley, World League: le pagelle di Italia-Cuba

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Ieri sera, a Torino, la Nazionale maschile di volley batteva Cuba con un bel 3-0 nel primo incontro del secondo weekend di World League. Diamo le pagelle ai ragazzi scesi in campo e alle tematiche più interessanti emerse dal match.

 

IVAN ZAYTSEV: 9. Davvero monumentale e stratosferico. Lo Zar è ispiratissimo, il muro cubano non riesce a contenerlo, la difesa avversaria va in bambola sulle sue bombe e da super opposto schiaccia giù ben 19 punti. Dal servizio, però, è cecchino vero come raramente siamo abituati a vederlo: sei aces che spezzano in due i set (specialmente il primo). Come sempre, si conferma il più pericoloso della formazione e il vero asso nella manica.

 

IL MURO: 8.5. Da qui non si passa. Il leit-motiv che recita l’Italia sottorete. Gli attacchi cubani non riescono a pungere e con 13 stampatone gli azzurri regnano. A comandare il reparto ci pensa il solito Emanuele Birarelli (4 muri), affiancato da Dragan Travica che ha saputo interpretare al meglio anche questo fondamentale.

 

CORRELAZIONE MURO-BATTUTA: 8. Berruto ha spinto molto su questo aspetto ed è stato premiato dai ragazzi, sia dal punto di vista tecnico che soprattutto da quello dei numeri (7 aces, 13 muri), dopo le stampatone sono spesso state frutto di un servizio deciso e davvero “picchiato”.

 

EMANUELE BIRARELLI: 8. Il padrone della rete. Il Re della prima linea. Quattro muro secchi, un’infinità toccati per alleggerire il compito della ricezione. Nove punti totali e la capacità di dare sicurezza a tutta la squadra

SIMONE PARODI: 8. Che banda! Gioca a tutto campo. Se non c’è Zaytsev, ci sono le sue martellate a chiudere i conti.

DRAGAN TRAVICA: 8. Smista palloni che è un piacere, alterna diverse soluzioni di gioco e dà ampio spazio di azione ai suoi bombardieri. A sorprendere sono i quattro muri che ha messo a segno, a dimostrazione di una lucidità davvero di primo livello e di una presenza anche in attacco e non solo in fase di costruzione.

 

CRISTIAN SAVANI: 7. Da buon capitano aiuta i suoi in una serata che non rientra sicuramente tra le migliori della sua carriera.

BERETTA THOMAS: 6. Un deciso passo indietro per il centrale dopo i due eccellenti match contro la Germania. Avrà immediata possibilità di riscatto nella replica di domenica.

ANDREA GIOVI: s.v. Per il nostro libero, unico cambio della formazione scesa in campo contro la Germania (ha sostituito Rossini) è quasi una serata tranquilla. Per lui il lavoro è molto limitato.

 

FLUIDITA’ DI GIOCO: 7. Un deciso passo in avanti rispetto al doppio confronto con la Germania. I ragazzi riescono a comunicare meglio tra loro, a intendersi di più e a sciogliere il gioco. Ma si può sempre fare meglio.

 

PALARUFFINI DI TORINO: 5000. Come gli spettatori che erano sugli spalti e che hanno davvero avvolto al meglio la Nazionale.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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