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Atletica, Diamond League da urlo! Lavillenie vola…e tanto altro

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A Monaco, la decima tappa della Diamond League, il circuito itinerante dell’atletica leggera, regala una serata davvero spettacolare.

 

Renaud Lavillenie si era ripromesso di stupire il proprio pubblico e così è stato. 5.96 al primo assalto, con una grandissima agilità, per confermare il successo (anche se era già arrivato a 5.86) ma soprattutto per agguantare la nuova miglior prestazione stagionale (battuto di un centimetro il suo precedente). A quel punto decide di far alzare l’asticella a 6.02: vuole battere di una lunghezza il suo personale con cui sta lottando da quattro anni. Purtroppo arrivano tre nulli, ma uno scroscio incredibile di applaudi.

Secondo lo statunitense Brad Walker (5.78), terzo il tedesco Bjorn Otto (5.70), mentre Holzdeppe ha commesso tre incredibili errori alla misura d’entrata (5.60).

Giuseppe Gibilisco si era presentato molto carico, forte del 5.70 con cui aveva vinto i Giochi del Mediterraneo e del secondo posto in Coppa Europa, ma questa sera incappa in tre banali errori a 5.60 e si classifica ottavo con 5.40.

 

Dopo il weekend nero/doping che ha devastato i 100m, si tornava in pista per la gara regina. Justin Gatlin, unico big insieme a Bolt che parteciperà ai Mondiali, corre in 9.94 (tempi alti per lui…) e precede il connazionale Locke Dentarius (9.96, ma è il suo personale). Terzo il francese Jimmy Vicaut che corre nuovamente sotto i 10’’ (9.99). Michael Rodgers e Kim Collins sono sopra la barriera: rispettivamente 10.07 e 10.08.

 

Il salto triplo perde in partenza Will Claye e Teddy Tamgho, quindi a fronteggiare il campione olimpico Chris Taylor rimane solo il nostro Daniele Greco.

Lo statunitense mette subito le cose in chiaro con un 17.30 al secondo tentativo, ma l’azzurro dà tutto all’ultima prova con un ottimo 17.25, suo stagionale best all’aperto: ottima prova dopo la pausa seguente al successo ai Giochi del Mediterraneo e iniezione di fiducia per gli imminenti Mondiali.

Fabrizio Donato, invece, non riesce ancora a superare i 17 metri: il laziale si conferma sostanzialmente sui livelli dell’uscita di Losanna e si classifica al quarto posto con 16.84. Terzo il cubano Pedro Pichardo (16.94), primatista stagionale.

 

Brigetta Barrett stava per regalare una magia. Il copione del salto in alto femminile è ormai il classico: la ragazzona a stelle e strisce, Anna Chicherova e Blanka Vlasic arrivano tranquille a 1.98 e a quel punto si giocano il successo a quote over due metri. La croata e la campionessa olimpica commettono tre nulli a 2.01, mentre Brigitta la supera al primo tentativo. E a quel punto ha la pazza idea di attaccare il record americano della Lowe (2.05 nel 2010) e di migliorare la sua leadership stagionale: asticella a 2.06, ma purtroppo arrivano tre errori. La sensazione è che, se fosse riuscita nell’intento, avrebbe anche provato ad attaccare il record mondiale della Kostadinova…

 

Amantle Montsho ruggisce dopo gli ultimi due secondi posti, sempre a un centesimo dalla vincitrice. La ragazza del Botswana corre un fantastico giro della morte in un super 49.33: miglior prestazione mondiale stagionale, record della Diamond League, record Nazionale, a soli 23 centesimi dal primato africano della nigeriana Ogunkoya (datato 1996). Grazie a questo successo, la Montsho conquista matematicamente il diamantone. Seconda la giamaicana Stephanie McPherson (49.92, personale); terza la statunitense Francena McCorory (49.96, personale),

 

Miglior prestazione mondiale stagionale anche per il keniota Cheruiyot Soi che vince i 5000m in 12:51:34, nuovo record del meeting (battuto il Mo Farah di due anni fa). Secondo Albert Rop che rappresenta il Bahrain e con il suo 12:51.96 realizza il nuovo record asiatico, battendo di due centesimi il primato di Shaheen che reggeva da sette anni. Terzo il keniota Kiplangat Koech (12:56.08).

Bella bordata del ceco Vitezslav Vesely che spara il suo giavellotto a 87.68, miglior prestazione mondiale stagionale. Secondo il russo Dmitiry Tarabin (84.33), terzo il norvegese Andreas Thorkildesn (83.71).

 

Non c’è stata la tanto attesa battaglia sui 200m femminili: Carmelita Jeter non ha preso il via e Shelly-Ann Fraser-Pryce ha perso in un volatone inaspettato. A vincere, infatti, è l’ivoriana Murielle Ahoure che con il suo 22.24 sigla il nuovo record nazionale! Seconda la statunitense Tiffany Townsend (22.26, personale).

Sally Pearson sembra proprio non ingranare. La campionessa di tutto dei 110hs stecca ancora e chiude quinta (12.75). Podio tutto statunitense: prima Queen Harrison (12.64), seconda Yvette Lewis (12.69), terza Kellie Wells.

 

Sandra Perkovic è davvero imbattibile. La campionessa olimpica infila la sesta vittoria in Diamond League e si appresta a volare a Mosca con tutti i favori del pronostico. La croata lancia il suo disco a65.30 metri, al quinto tentativo, superando all’ultimo la cubana Yarelis Barrios (64.24) e la statunitense Gia Lewis-Smallwood (63.63).

La nigeriana Blessing Okagbare si impone nel salto in lungo con 7.04m. Sarebbe il suo personale se non soffiasse un pizzico di vento di troppo: +2.1 m/s il responso dell’anemometro. L’africana balza comunque al comando della classifica generale. Seconda la bellissima russa Darya Klishina con 6.98, distaccata terza la britannica Shara Proctor (6.74).

 

Grandissima sorpresa sui 400hs dove vince il trinidegno Jehue Gordon (48.00) davanti allo statunitense Johnny Dutch (48.20). Il portoricano Javier Culson è solo terzo (48.35) ma allunga a quattro punti il vantaggio su Tinsley.

Nulla di particolare dagli 800m dove vince lo statunitense Duane Solomon (1:43.74) davanti al francese Pierre-Ambroise Bosse (1:43.76, personale) e allo spagnolo Kevin Lopez (1:43.93).

Molto tranquilli i 1500m femminili col successo della statunitense Jenny Simpson 4:00.48 davanti alla keniota Hellen Obiri (4:00.93) e alla connazionale Brenda Martinez (4:00.94, personale).

Le keniota Milcah Chemos avvicina la miglior prestazione mondiale stagionale e vince i 3000m siepi in 9:14.17 davanti alle connazionali Lidya Chepkurui (9:15.18) e Fancy Cherotich (9:36.82).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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