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Atletica, Giomi e il DT Magnani: “Una grande Mersin!”

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Abbiamo visto una buonissima Italia ai Giochi del Mediterraneo, conclusisi ieri a Mersin. Aldilà nei numeri (27 medaglie, 12 ori, 9 argenti, 6 bronzi), si sono viste altre buonissime cose. Prima di un pagellone ad opera della redazione di Olimpiazzurra, lasciamo spazio all’autorevole analisi del presidente FIDAL Alfio Giomi:

 

Mersin ci ha mostrato un buono stato di forma di quegli atleti che, tra qui e i prossimi Europei under 23, volevamo vedere alla prova in vista dei Mondiali di Mosca. L’entusiasmo di questa squadra è stato contagioso ed è stato notato da tutti. Si percepiva nei nostri il forte orgoglio di essere la Nazionale italiana di atletica.

Vedere Gibilisco tornare a saltare certe misure significa che il primatista nazionale dell’asta sta vivendo un momento magico. Così come Valeria Straneo nella mezza maratona che, malgrado le difficili condizioni climatiche, ha mostrato uno stato di forma superiore alle aspettative. Senza dimenticare la consapevolezza acquisita da Daniele Greco, una garanzia. E poi Galvan e la Bazzoni vincitori dei 400 metri con primati personali importanti che si sono riflessi nelle due staffette d’oro con il minimo per i Mondiali“.

 

Sulla stessa linea il nostro Direttore Tecnico Massimo Magnani, che aveva bacchettato gli azzurri dopo la Coppa Europa: “Rispetto a Gateshead c’è stata una bella reazione e una buona risposta corale da parte dei nostri atleti. A Mersin si è visto un vero spirito di squadra e quella personalità che si è rivelata trascinante. Lo dimostra il finale con le 4×400 che ha galvanizzato tutti. Ribadisco l’ottima impressione su Gibilisco che ha il 5,80 nelle gambe e sulla Straneo che, uomini compresi, ha corso il quarto tempo più veloce della mezza maratona negli ultimi 11km (37:46). Greco, portato a casa il risultato, ha preferito rinunciare al meeting di Birmingham, a seguito di un lieve fastidio al piede, per salvaguardare l’obiettivo stagionale dei Mondiali. Un atteggiamento che denota grande senso di responsabilità e attaccamento alla maglia azzurra.

In questo gruppo includo anche la marciatrice Eleonora Giorgi che ha vinto la sua gara con fine intelligenza tattica senza sprecare energie. Con lei le ostacoliste Borsi e Caravelli in grado di ribadire la loro costanza intorno a certi crono. Una menzione anche per i 1500 femminili dove non sono arrivate medaglie, ma che registrano comunque gli interessanti progressi di Margherita Magnani (4:06.34, settima italiana all-time) e Giulia Viola (4:10.00). Per il resto, invece, nel mezzofondo ci sono altre situazioni da rivedere e sulle quali fare attente riflessioni. Lo stesso vale per i lanci dove, Vizzoni a parte, bisognerà lavorare per “rilanciare” il settore. Dalla 4×100 maschile, infine, mi aspettavo di più perché sono convinto che possieda un potenziale che non ha ancora espresso. Ora gli staffettisti saranno in raduno in vista di un’ulteriore verifica al meeting di Montecarlo“.

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