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Barcellona 2013, Pallanuoto: rigori fatali, Setterosa fuori agli ottavi

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Finisce agli ottavi di finale il Mondiale di Barcellona 2013 della nazionale italiana femminile di pallanuoto. Fatali i rigori: tra le migliori 8 avanza la Grecia. Per le azzurre (e per la Federazione…) incomincia ora il tempo della meditazione.

La Cronaca – Pronti via e Frassinetti si guadagna un rigore che Di Mario fallisce. E’ l’Italia però a passare in vantaggio al 3′ con un bolide di Bianconi dalla distanza. Le azzurre sciupano due occasioni a tu per tu con il portiere avversario con Emmolo e Frassinetti. Poi al 5′ pareggia la Grecia con Asimaki che sfrutta al meglio la superiorità numerica. A 2’59” dal termine Di Mario regala un nuovo vantaggio al Setterosa, prima che Roumpesi riporti di nuovo le elleniche in parità: 2-2 al termine del primo quarto.
Nella seconda frazione l’Italia torna avanti grazie ad un rigore siglato da Bianconi. Immediato il pareggio di Roumpesi. Qui la selezione tricolore accusa un vero e proprio black-out, consentendo alla Grecia di raggiungere il +2 (5-3) con le reti di Asimaki e Tsoukala. Le azzurre accorciano poi con Garibotti a 47″ dalla sirena che sancisce l’intervallo lungo.
Nel terzo quarto le elleniche si riportano sul doppio vantaggio con Tsoukala. Di Mario riavvicina le azzurre (5-6), ma la frazione si chiude sul 7-5 per la Grecia grazie al gol di Manioloudaki, che da questo momento diventerà letale per la nostra compagine.
Nell’ultimo periodo arriva una vera e propria scossa per l’Italia firmata Radicchi, che prima segna il 6-7, poi riporta le compagne a -1 dopo una nuova rete di Manioloudaki.
A 6’14” dal termine il pareggio lo mette a segno Bianconi ancora su rigore (8-8). L’Italia sembra essersi sbloccata ed a 129 secondi dalla fine si riporta avanti con un pallonetto di Cotti. Sembra fatta, ma ai -31″ un’implacabile Manoulidaki impatta sul 9-9 che porta le squadre ai supplementari.
Succede tutto o quasi nel primo tempo, con la scatenata Manoulidaki che risponde al gol di Emmolo: 10-10, si va ai rigori.
Sotto per 3-2 nella serie dopo gli errori di Queirolo e Garibotti (per le elleniche fallisce il 5 metri la Plevritou), succede l’incredibile: Roberta Bianconi dopo il fischio arbitrale non tira in quanto il portiere greco Kouvdou, irregolarmente, è avanzato rispetto alla linea immaginaria di porta. Agli arbitri poco importa: è rigore sbagliato. Le elleniche volano ai quarti, le azzurre (0/3 in superiorità numerica) tornano a casa.

Considerazioni – Si conclude nel peggiore dei modi, dunque, un Mondiale negativo per il Setterosa. Questa sera non ha convinto la difesa a zona attuata dal ct Conti: ok raddoppiare su un centroboa temibile come Asimaki, ma così facendo le greche hanno potuto beneficiare di ampia libertà nel tiro dalla distanza. In attacco, poi, la manovra delle azzurre quasi mai si è rivelata davvero fluida, corale ed efficace. Oltretutto spesso è affiorata una tensione palpabile, con diverse giocatrici che hanno rinunciato al tiro in momenti cruciali.
Se la rassegna iridata è terminata, il futuro incomincia già questa sera. Bisogna rinvigorire una squadra che, al momento, non può dirsi sicura di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Al di là del risultato, a Barcellona il gioco espresso ha decretato l’attuale fuoriuscita del Setterosa dall’elite globale della pallanuoto. Non succedeva da oltre vent’anni: bisogna correre ai ripari. Subito.

federico.militello@olimpiazzurra.com 

Foto: Maragioglio

2 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    27 Luglio 2013 at 23:56

    Concordo anch’io c’è da preoccuparsi. La tattica di Conti nel primo tempo aveva funzionato, poi le ragazze non sono piu’ riuscite a fare l’elastico in modo efficace. Alla fine la partita ce la siamo giocata quindi non saprei dire fino a che punto sia stata preparata male. Quello invece che mi preoccupa di piu’ e che avete sottolineato anche voi sono stati gli errori e l’incapacità di fiutare il momento chiave del match. Questa squadra mi sembra fragile caratterialmente. In certi momenti serviva piu’ convinzione ed autorevolezza. Sono rammaricato perchè penso che potenzialmente sta sera ne avevamo piu’ delle greche ma loro non hanno sbagliato praticamente nulla concretizzando quasi tutto. Noi abbiamo sprecato molto soprattutto per mancanza di fiducia. Come dice Gabriele alcune giocatrici hanno avuto il braccino ed è li che bisogna lavorare perchè il potenziale c’è. In un contesto così competitivo i dettagli fanno la differenza.

  2. Gabriele Dente

    27 Luglio 2013 at 23:39

    Pienamente d’accordo; c’è il rischio di entrare in una spirale negativa da cui poi è molto difficile venir fuori. Anche nella pallanuoto femminile stiamo facendo di tutto per abbassare anno dopo anno la competitività delle rappresentative italiane 🙁
    Francamente in questo mondiale ho visto il peggior Setterosa che io ricordi. Non voglio infierire troppo e quindi voglio credere al fatto che molte atlete sono giovani. Ma ho visto ingenuità ed errori individuali anche di atlete che ormai dovrebbero avere esperienza da vendere.
    Un omaggio a Tania Di Mario: senza di lei sarà ancora più dura riemergere!

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