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Barcellona 2013, Settebello: la vigilia mondiale di Sandro Campagna

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È arrivato anche il giorno dell’esordio per il Settebello ai Mondiali di Barcellona. Domani gli azzurri campioni del Mondo in carica affronteranno nel primo match della fase a gironi la Romania. Andiamo a leggere riportando le dichiarazioni sul sito FIN, cosa ha detto il ct Sandro Campagna alla vigilia del primo incontro.

Sandro Campagna: “Siamo riusciti ad ampliare la rosa dei convocati e coinvolgere oltre 30 atleti tra collegiali, World League e tornei di preparazione ai Mondiali. Le selezioni nazionali nati 1993, 1994 e 1995 stano proponendo atleti molto interessanti, come Alesiani, Cupido, Di Fulvio, Fondelli, Nicholas Presciutti, Renzuto Iodice e Velotto. Continuando ad impegnarsi e a crescere potrebbero essere presto protagonisti. Ma in fase di convocazione pre evento non ho mai considerato l’età, ma la capacità di farsi trovare pronto al momento giusto. Amaurys Perez è un atleta molto serio. Sapeva che non rientrava nei miei piani iniziali, ma si è fatto trovare pronto ed eccolo qui con noi. Peraltro mi garantisce peso e muscoli, caratteristiche che ci pensalizzano rispetto a squadre più potenti come la Serbia, la Croazia, il Montenegro. Il lavoro svolto negli ultimi tre anni ci ha consentito di compensare questo gap con la velocità. Non solo in acqua, ma anche di pensiero. La varietà di schemi e la pluralità di soluzioni offensive hanno premiato il nostro lavoro, il nostro coraggio di cambiare radicalmente il modo di giocare, ma soprattutto i sacrifici di un gruppo sempre disponibile e che crede fortemente nel progetto. Ci aspettano tutti. Ma non è più una novità. Ci studiano, pertanto dobbiamo essere sempre in grado di colpire sorprendendo, creando. Non dobbiamo mai abbassare il ritmo. Né in allenamento né in partita. Neanche quando dormiamo. Perciò ritengo determinante il contributo della nostra psicologa Bruna Rossi, ex atleta, grande professionista, depositaria delle chiavi della nostra attenzione. Mai abbassare la concentrazione. Mai sottovalutare l’avversario. Mai. La Germania l’abbiamo sempre sofferta nelle manifestazioni internazionali e la Romania ha una grande tradizione; inoltre la prima partita è sempre un’incognita perché non sei mai al 100%. Mi aspetto grande equilibrio. Il livello delle squadre che possono ambire al podio è similare. Croazia, Serbia, Ungheria, Montenegro e Spagna possono battere chiunque, così come l’Italia. Credo che tra queste sei squadre possa uscire il podio, senza dimenticare la Grecia che è cresciuta molto e mi aspetto qualche sorpresa da Stati Uniti e Australia che hanno cambiato guida tecnica. Del resto nelle ultime sei edizioni iridate ha sempre vinto una squadra diversa. Ciò significa che il livello è cresciuto molto verso l’alto. La medaglia d’oro olimpica resta nella storia. Te ne accorgi dalle settimane successive e le persone te lo ricordano ogni giorno. L’ho vinta da atleta ed il sogno, ovviamente, è vincerla anche da tecnico. L’anno scorso ci siamo arrivati vicini, riportando l’Italia sul podio olimpico dopo 16 anni e a disputare la finale proprio dopo quella che vinsi da giocatore a Barcellona 1992”.

gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

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