Cavendish re del vento; Froome perde 1′, Valverde saluta il podio

Ennesima tappa piatta senza emozioni, in attesa delle Alpi? Assolutamente no. Il dio Eolo interviene a pieni polmoni lungo i 173 km, senza difficoltà altimetriche, verso Saint-Amand-Montrond: vince Mark Cavendish, ma la notizia vera è che Chris Froome perde 1’09” da Contador e dagli olandesi, mentre Alejandro Valverde esce definitivamente dalle prime posizioni con quasi 10′ di ritardo.

Pronti via e un sestetto di atleti va all’attacco, ma il gruppo non lascia spazio: a un centinaio di chilometri dal traguardo, la loro avventura è già terminata sotto la spinta di una straordinaria Omega Pharma che riesce persino, sfruttando i ventagli, a staccare alcuni pericolosi rivali di Cavendish, tra cui Marcel Kittel. Ma i guai non mancano nemmeno per Alejandro Valverde, vittima di una foratura ai -80, nel pieno della foga di Tony Martin e compagni: il trenino Movistar, poi riassorbito da quello di Kittel, non riesce più a rientrare, perché oltre alla Omega anche la Belkin di Bauke Mollema e Laurens Ten Dam si impegna a tutta. Ai -30 c’è spazio per un tentativo della Saxo Bank, orchestrato dagli ottimi Daniele Bennati e Matteo Tosatto: l’azione inizialmente sembra non avere spazio, tuttavia l’incredibile lavoro dei compagni di Contador e dei Belkin, uniti alle ennesime difficoltà del team Sky, fa prendere margine agli attaccanti che arrivano così a giocarsi il successo. Per Cavendish non ci sono molti problemi a coronare il grande sforzo dei suoi Omega, soprattutto nella prima parte di giornata, e a cogliere il venticinquesimo successo parziale al Tour precedendo Peter Sagan e un Bauke Mollema ora secondo in classifica a 2’28” da Froome, mentre Contador risale a 2’45”.

Domani una frazione adatta ad (altri) colpi di mano, in attesa del Ventoux: 191 km verso Lione con tre salitelle di quarta categoria negli ultimi 30 km, dopo altri quattro GPM poco impegnativi.

foto tratta da roadcycling.uk

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com