Ciclismo

Cronometro: puntiamo su Malori e Boaro

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Ancora una volta, sono le ragazze a salvarci, seppur in modo relativo: a fronte delle gravi difficoltà inerenti il settore maschile, nel femminile qualche significativa soddisfazione nelle prove a cronometro riusciamo ad ottenerla; Rossella Ratto si è appena laureata vicecampionessa europea categoria under 23 di questa disciplina, Tatiana Guderzo è una che sa stare stabilmente nella top ten mondiale.

Ma i ragazzi? Non garantiscono grandi soddisfazioni, purtroppo. Forse, il miglior cronoman azzurro al momento è Vincenzo Nibali, ovvero l’unico atleta azzurro in grado di competere per una corsa a tappe: lo Squalo ha lavorato tantissimo sulla posizione in sella e i risultati si sono visti all’ultimo Giro d’Italia, dove il tic-tac non l’ha certo spaventato. Né si può continuare a fare affidamento su Marco Pinotti, uno che pure non delude mai quando viene chiamato in causa: 37 anni sono tanti anche per l’ingegnere bergamasco, reduce oltretutto da un infortunio poco piacevole che pure non gli ha impedito di conquistare l’ennesimo titolo nazionale.

Adriano Malori e Manuele Boaro sono i due nomi sui quali, da qualche anno, si punta maggiormente. Il ragazzo di Traversetolo aveva iniziato bene il suo 2013 vincendo la crono di Crevalcore alla Coppi e Bartali e quella di Schierling alla Bayern Rundfahrt, dove trionfò a sorpresa anche nella classifica generale. Ha sfiorato poi un successo di prestigio al Giro di Romandia e il suo Tour de France era ricco di attese da questo punto di vista, ma la lombosciatalgia non gli ha dato tregua costringendolo ad un ritiro anticipato. Anno dopo anno, comunque, l’emiliano sembra in crescita e bisogna continuare a dargli fiducia, perché i risultati ottenuti in avvio di stagione sono stati comunque significativi.

Manuele Boaro, classe 1987, è ancora alla caccia della prima vittoria in carriera. Forse, correre in uno squadrone come la Saxo-Tinkoff gli garantisce meno spazio di ciò che meriterebbe: qualche piazzamento di rilievo ogni tanto arriva, come un successo mancato per appena 1” nella crono del Critérium International vinta da Richie Porte, piuttosto che un discreto ottavo posto a Saltara al Giro d’Italia. Ma sul vicentino si puntava tanto; il tempo è ancora dalla sua parte-in tutti i sensi-e le prime soddisfazioni potrebbero arrivare molto presto, anche perché crescere alla scuola di un campione come Alberto Contador può solo fare bene.

In generale, comunque, non c’è molto da sorridere per quanto riguarda la cronometro azzurra. Anche i risultati dei recenti Europei giovanili hanno visto i nostri ragazzi piuttosto lontani dalle posizioni di rilievo; le scuole britanniche e australiane continuano a essere irraggiungibili. Forse, diciamo noi, l’integrazione di Max Sciandri nello staff della nazionale, poi saltata al termine di un indecoroso tira e molla, avrebbe potuto aiutarci notevolmente a progredire in questo settore….

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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