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Ginnastica, US Classic: le pagelle del Pianeta stelle/strisce

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Gli US Classic sono ormai terminati, non ci rimane che il ricordo dell’entusiasmante gara di sabato. Dopo avervi fatto vedere gli esercizi clou della serata (cliccate qui se ve li siete persi) oggi diamo i voti alle ginnaste scese in pedana e diamo i nostri premi.

 

KYLA ROSS 9. Anche sabato ha mostrato stabilità e precisione su tutti e quattro gli attrezzi. I suoi esercizi rasentano sempre la perfezione con un’esecuzione che si aggira il più delle volte attorno al 9. Si è messa al collo due ori (concorso individuale e parallele asimmetriche) e un argento a trave.  L’unica nota negativa la dobbiamo ai bassi D-score dei suoi esercizi. Vedremo di cosa è capace veramente ai P&G Championships, dove esibirà nuove combinazioni ed elementi. Va premiata inoltre, per l’incredibile rimonta dopo che era scivolata in settima posizione a causa di una brutta caduta al corpo libero.

 

MCKAYLA MARONEY 9,5. Spettacolare rientro per la regina indiscussa del volteggio. Ha dimostrato di essere pronta per i Mondiali, quando nessuno pensava che ce l’avrebbe fatta in così poco tempo. Ha gareggiato solo su due attrezzi, ma è salita sul podio entrambe le volte: oro al volteggio e bronzo al corpo libero. Non c’è niente da fare, lei è una campionessa fatta e finita! Neanche tre operazioni chirurgiche bastano a fermarla. Il suo Amanar è ancora il migliore, almeno nell’esecuzione e al corpo libero continua a brillare.

 

SIMONE BILES 7. La media tra una pessima gara (5, decisamente al di sotto dei suoi standard) e l’esibizione di un nuovo elemento fantastico (9). A quanto pare aveva una brutta allergia che le ha impedito di essere in forma. Ha pasticciato un po’ ovunque, cadendo sia al corpo libero che alle parallele. Ci aspettavamo un riscatto all’ultima rotazione: il volteggio è sempre stato il suo attrezzo migliore, ma questa volta ha deciso di non gareggiare. Dopo essere caduta durante il warm up non se l’è sentita di rischiare. La premiamo però con una sufficienza molto larga per aver eseguito e stoppato l’incredibile elemento che probabilmente prenderà il suo nome: il doppio teso full out. (clicca qui per vederlo)

 

PEYTON ERNST 8,5.  Un voto piuttosto alto per colei che si è messa al collo l’argento individuale e l’oro a trave. La Ernst ha decisamente dato tutto il suo meglio in questa gara.
Le sue routine sono abbastanza solide e piacevoli. Da ammirare l’incredibile scioltezza che mostra alla trave, e l’eleganza del suo corpo libero. La sua caratteristica è la stabilità. Nessuna delle sue routine si è mai collocata al di sotto del 14, ma non ha mai raggiunto la tanto ambita soglia del 15.

 

MYKAYLA SKINNER 5. Nonostante gli esercizi con elementi e combinazioni a dir poco incredibili, ha fatto un errore dopo l’altro. Le sue routine erano molto sporche e i punteggi di esecuzione troppo alti. Ha dimostrato che non ha senso portare esercizi di difficoltà elevata, se non si riesce ad eseguire neanche un elemento senza incorrere in una penalità. Il gioco non vale la candela. Ha però eseguito con successo il doppio teso con doppio avvitamento e ha stoppato il Cheng, uno dei volteggi più difficili al mondo (6.4): per queste due esibizioni meriterebbe un 9. I Mondiali, però, sono verosimilmente scappati via ed è praticamente svanito il sogno di poter chiamare Skinner quel doppio teso con doppio avvitamento.

 

BRENNA DOWELL 8 . In quel di Chicago abbiamo assistito ad una nuova Brenna, più matura e consistente. Ha fatto passi da gigante da quando si è classificata nona agli Olympic Trials e ora può essere nel quartetto per Anversa. Ha dimostrato di essere capace di eseguire un notevole Amanar al volteggio (15.550) e delle incredibili diagonali al corpo libero. Di rilievo il doppio teso con un avvitamento (valore H) che ha eseguito per la prima volta sabato. Alle parallele però, ha fatto un grosso errore perdendo il collegamento che la distingue. Da migliorare l’esecuzione alla trave dove presenta il più delle volte gambe piegate e aperte negli elementi indietro.

 

AMELIA HUNDLEY 7,5 . Insieme a Bailie Key, anche lei è ormai una certezza in nazionale. Ai Classic oltre all’argento individuale è riuscita anche a strappare l’argento a parallele e il bronzo al corpo libero.  Nessuna caduta, nessuna grave imprecisione. I suoi esercizi erano solidi e abbastanza ben eseguiti. Al corpo libero ha tirato fuori tutta la sua potenza per una routine coinvolgente ed energica.Tuttavia via mancava quel pizzico di pepe che rende tutto più saporito. Da lei ci aspettavamo qualcosa di più.

 

LEXIE PRIESSMAN 8. Il suo debutto nella categoria senior non è stato dei migliori ma sabato ha indiscutibilmente fatto tacere tutti quelli che dicevano che ben presto sarebbe scesa nell’oblio. Non ha portato tutti gli attrezzi (niente trave) probabilmente per qualche problema fisico, e al volteggio non ha eseguito il suo solito Amanar ma un semplice doppio Yurchenko. Nonostante questo ha fatto la sua bella figura, soprattutto al corpo libero dove ha lasciato tutti quanti senza fiato (oro 14.800).

 

BAILIE KEY 10-. Spettacolare gara. La sua vittoria era prevedibile, ma merita più elogi per essere stata la migliore della sua categoria nonostante quel giorno non fosse molto in forma a causa un virus intestinale. Oltre all’oro individuale ha intascato un bronzo al volteggio ed un argento a trave. Al corpo libero ha fatto faville, ma alla trave si è proprio superata ottenendo un gran punteggio (15.00) anche se non aveva portato tutte le sue difficoltà. Il suo triplo avvitamento in uscita era a dir poco sensazionale. Le diamo il meno per il semplice fatto che c’è sempre un margine di miglioramento.

 

NORAH FLATLEY 9 ½. Liang Chow ha sempre un asso nella manica. Dopo Shawn Johnson e Gabby Doublas, adesso è il turno Norah Flatley. Sconosciuta fino a qualche giorno fa, adesso è diventata una delle preferite dai fans della ginnastica artistica. Ha solo 13 anni ma ha dimostrato una grande maturità in gara. Nonostante un grave errore si è piazzata quarta in classifica, superando ginnaste che hanno molta più esperienza in nazionale di lei. I suoi esercizi, oltre ad essere di un certo spessore, sono anche eseguiti con uno stile impeccabile. Ma il voto alto è soprattutto per il suo esercizio alla trave da 15.200 che le ha messo l’oro al collo. Con un punteggio così alto potrebbe vincere benissimo una medaglia mondiale.

 

NIA DENNIS 9. Per l’incredibile altezza dei suoi release a parallele (ai livelli di Gabby Douglas!) e per il perfetto standing arabian che ha eseguito a trave.

 

VERONICA HULTS 8 . Bronzo individuale per Veronica Hults, che dall’anno scorso ad oggi ha mostrato un grandissimo miglioramento. Buoni gli esercizi alle parallele e corpo libero. Invece alla trave si è superata con un punteggio di grande rilievo (14.900). Certo, ha ancora da migliorare nell’esecuzione, nell’altezza dei salti e magari aggiungere delle difficoltà al volteggio per essere più competitiva, ma la gara di sabato può essere un buon punto di partenza.

 

LA STAR: Non ci sono dubbi: Kyla Ross.

IL FLOP. Simone Biles. Non era decisamente la sua giornata.

IL SORPRESONE DEL GIORNO: Peyton Ernst. Ha dominato per 3 intere rotazioni arrivando seconda nel concorso individuale e prima alla trave!

MIGLIOR RITORNO DOPO UN INFORTUNIO. Mckayla Maroney.

 

AMERICA’S GOT TALENT: Bailie Key. Talento indiscusso. 

LA PEPERINA: La junior Laurie Hernandez che con la sua divertente e scoppiettante coreografia al corpo libero ha coinvolto tutto il pubblico.

SI PUO’ DARE DI PIU’: La junior Polina Shchennikova, attesissima ma solo ottava.

PAZZI D-SCORE. Mykayla Skinner. Nonostante sia arrivata ultima i suoi esercizi erano i più difficili. Spiccano il 6.4 al volteggio e il 6.6 al corpo libero.

“ERI PICCOLA, PICCOLA, PICCOLA…COSI’”. Stiamo parlando della minuscola Deanne Soza che a soli 11 anni ha degli esercizi di tutto rispetto. La strada per il successo è in discesa per lei.

 

ASSENZA: Katelyn Ohashi, assente a causa di un infortunio alla schiena. Si sentiva la sua mancanza.

LA DIVA: Sydney Johnson, figlia di brandy. Si muove al corpo libero come se fosse una diva

RIVELAZIONI: La senior Abigail Milliet e la junior Norah Flatley

LA PIU’ PRECISA. Kyla Ross.

LA MIGLIORE TUMBLER. Lexie Priessman

 

LAVORATRICE INSTANCABILE: Brenna Dowell

IL BODY PIU’ BRUTTO: quello alla funeral party style di Mckayla Maroney. Si fa per sorridere sia chiaro.

PREMIO BELLEZZA (di Ste Villa). Anche se per Ester aveva un body da pugno in un occhio, per me è e sarà sempre miss Maroney.

 

Ester Vicentelli

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