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Golf: il punto sugli azzurri, con l’Open Championship alle porte…

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L’Open di Scozia come ultima curva, prima dell’appassionante volata che porta al terzo Major della stagione, l’Open Championship. Un appuntamento molto atteso dai nostri portacolori, a caccia del riscatto dopo un Masters e uno U.S. Open deficitari e per dimostrare di saperci stare nell’élite del golf mondiale.

Fermo restando che il torneo di Inverness sia servito più ad affinare la forma che a fare risultato, né Francesco Molinari che Matteo Manassero sono sembrati lucidi e centrati e, aspetto fin troppo frequente, hanno dato segni di poca stabilità dal punto di vista mentale. Troppi alti e bassi all’interno anche dello stesso round, per non parlare nell’arco delle 72 buche: giocate da fenomeno alternate ad errori banali, talvolta inspiegabili per giocatori di simile caratura. A Muirfield, a partire da giovedì, oltre a districarsi negli imprevedibili ostacoli che un link scozzese comporta, servirà sangue non freddo, ma glaciale, e un temperamento di ferro, se non ci si vuole nuovamente accontentare delle briciole. Anche perché, nel caso di Chicco Molinari, i problemi con il putt non derivano solo da limiti tecnici, ma anche (e soprattutto?) dal blocco psicologico che si innesca appena il torinese ne sciupa malamente uno, mentre Matteo, quando passa sovente da on a off, sembra smarrire tutti i suoi colpi, dal drive al putt, passando per l’approccio. Per puntare davvero in alto, d’altronde, il solo talento non può bastare.

La nota positiva del weekend, indubbiamente, è rappresentata da un ottimo Lorenzo Gagli, protagonista di un torneo oltre le aspettative. Qualche timido segnale di ripresa l’aveva lanciato nelle ultime settimane il fiorentino, ma solo sul percorso di Castle Stuart c’è stato il rilancio definitivo, con un eccellente 17° posto. Sui links scozzesi lui si è sempre trovato a suo agio, cogliendo spesso buoni piazzamenti e chissà che la buona performance sfoderata nei giorni scorsi non gli infonda una spinta maggiore per una dignitosa seconda parte di stagione. Settimana da pollice su anche per Matteo Delpodio, 38°, anche se per il piemontese la strada verso la conferma della ‘carta’ è ancora lunga, così come per uno spento Alessandro Tadini, tagliato anche in Scozia.

Foto: Getty Images

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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