Golf, Open Championship: Manassero e Molinari per scacciare via la maledizione

Ci sono da riscattare i due precedenti Major sottotono, senza luci e con tante ombre, culminati entrambi con il taglio non superato. Ma, soprattutto, c’è da lanciare un segnale forte, di quelli inequivocabili, per far capire di essere in grado – un giorno – di poter scrivere nuove pagine di storia del golf italiano e di superare quell’ ‘allergia’ sviluppatasi quest’anno ai tornei dello Slam. D’altronde, al momento sono loro ad avere le potenzialità giuste per tentare il miracolo, Matteo Manassero e Francesco Molinari, la coppia dei sogni. E bisogna invertire la rotta.

Delle prestazioni incolori al Masters erano preventivabili, poiché nessuno dei due arrivava in grandissima condizione ad Augusta, ma la doppia eliminazione dello U.S. Open è stata inaspettata e dolorosa, molto difficile da mandar giù. Il campo poteva adattarsi alle loro caratteristiche e, oltretutto, entrambi erano arrivati a Merion in fiducia e con buone possibilità di far saltare il banco. E, invece, son saltati loro, anche malamente. Ora, l’Open Championship rappresenta la perfetta occasione di riscatto, in quanto si tratta – con tutta probabilità – del Major maggiormente in sintonia con le loro caratteristiche, dove possono davvero salire alla ribalta. L’adattabilità al campo di Muirfield, dunque, potrebbe non essere un grosso problema, ma molto dipenderà dalla solidità mentale dei due azzurri, spesso vacillante nel corso dei tornei. Perché il talento è innegabile, fuori categoria, ma a bloccare Molinari e Manassero, troppo frequentemente, sono dei (lunghi) passaggi a vuoto a tratti inspiegabili, che compromettono di fatto classifica e torneo. E’ successo anche nell’ultimo Open di Scozia, si spera non ricapiti anche a Gullane; gli estremi per disputare una gara di vertice ci sono tutti, è acclarato, ma fondamentale sarà trovare il giusto equilibrio, per districarsi tra le dune dei link e nel forte vento che sicuramente non mancherà.

Foto: repubblica.it

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