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Golf: tre azzurri al Russian Open

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La quiete dopo la tempesta. L’European Tour si sposta ad est, per il Russian Open (montepremi € 1.000.000), torneo che rappresenta uno spartiacque tra l’Open Championship e due settimane caldissime negli States, con il WGC – Bridgestone Invitational (1-4 agosto) e l’ultimo Major stagionale, il PGA Championship (8-11 agosto). Di big, com’è naturale che sia con un calendario del genere, praticamente non ce ne sono, condizione che renderà la gara sicuramente imprevedibile ed aperta a tutti.

E’ la settima edizione del torneo (l’ultima risale al 2008), che viene ospitato per la prima volta dal Tseleevo Golf & Polo Club di Mosca. A trionfare, cinque anni fa, fu lo svedese Mikael Lundberg, vincitore anche nel 2005. Una riconferma appare difficile, soprattutto per il gran numero di golfisti pronti a mettere le mani sul trofeo: tra i volti più noti, il neozelandese Michael Campbell, il danese Soren Kjeldsen, l’indiano Jeev Milkha Singh, gli inglesi Robert Rock e Simon Dyson e il nord-irlandese Michael Hoey. Possono puntare al bersaglio grosso anche il francese Romain Wattel, gli inglesi David Horsey e James Morrison, lo spagnolo Jorge Campillo, l’irlandese Damien McGrane, i danesi Morten Orum Madsen e JB Hansen ed il nord-irlandese Alan Dunbar.

Non possono accontentarsi di superare il taglio Alessandro Tadini e Matteo Delpodio, che devono andare a caccia del miglior piazzamento possibile in chiave money list, dove sono rispettivamente 170° e 131°. Invitato al torneo anche il 31enne fiorentino Alessio Bruschi.

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