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I talenti sprecati dello sport italiano (terza parte)

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Dopo le prime due puntate del nostro approfondimento sui talenti sprecati dello sport italiano, dedicate rispettivamente all’atletica ed al nuoto, eccoci giunti alla terza parte, in cui parleremo degli sport invernali, altro settore in cui questo fenomeno è evidente. Ecco alcuni esempi lampanti.

Nel 2004, poco dopo aver compiuto 20 anni, Florian Eisath conquistò la sua prima vittoria nella Coppa Europa di sci alpino, nel gigante tenutosi sulle nevi francesi di Valloire. Nella stagione successiva, Eisath si è confermato con quattro vittorie e dieci podi nel circuito continentale, aggidicandosi inoltre i Campionati Nazionali Italiani in gigante, nonché il secondo posto ai Mondiali militari. Da allora Eisath ha continuato a macinare risultati in Coppa Europa (per un totale di nove vittorie e venti podi) ed ha vinto un nuovo titolo italiano nel 2011, ma non è mai riuscito a confermarsi in Coppa del Mondo, dove è arrivato al massimo 11° (nel 2008 in supercombinata a Wengen e nel 2012 in gigante a Sölden).

Ancor prima di Eisath, un altro sciatore, anche lui perlopiù gigantista, aveva percorso una strada simile: si tratta di Michael Gufler, vincitore in Coppa Europa per la prima volta nel 2002. Gufler vanta 8 vittorie e 16 podi complessivi nel circuito continentale tra il 2002 ed il 2009, nonché otto podi ai Campionati Nazionali, con una vittoria nel 2003. Il miglior piazzamento di Gufler in Coppa del Mondo resta però il decimo posto ottenuto dieci anni fa nel gigante sudcoreano di Yongpyong.

Chi rischia di percorrere una strada simile, anche se è ancora troppo presto per dirlo, è Lisa Magdalena Agerer. Dopo aver dominato la Coppa Europa, infatti, la Agerer ha avuto grandi difficoltà in Coppa del Mondo, attestandosi su posizioni attorno alla 25ma-30ma posizione in gigante. Troppo poco per una ragazza che stracciava la concorrenza nelle competizioni di rango inferiore. A parziale consolazione, se vogliamo, c’è da dire che anche i maestri austriaci sono stati in grado di sprecare un talento enorme: si tratta di Jessica Depauli che, a soli 21 anni, ha deciso di chiudere con l’attività agonistica, dopo essere stata una mattatrice in Coppa Europa e nel settore giovanile.

Sempre competitiva in Continental Cup ed Alpen Cup, la fondista Magda Genuin non è mai riuscita ad esprimersi al meglio delle sue potenzialità nelle gare individuali, nonostante tante belle prestazioni nelle staffette. Viste le premesse, infatti, in molti erano pronti a scommettere che sarebbe potuta arrivare a quei livelli raggiunti dalle sue compagne Marianna Longa ed Arianna Follis.

Tante belle premesse hanno anche caratterizzato la prima parte della carriera di alcuni combinatisti, come Lukas Runggaldier ed Armin Bauer, che fino ad ora, però, hanno avuto difficoltà ad affermarsi ai massimi livelli in Coppa del Mondo. Diverso il discoros per Alessandro Pittin, che ha già ottenuto grandi risultati ma che non ha mai trovato la continuità a causa di problemi fisici e non solo.

AP Photo/Marco Trovati

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    10 Luglio 2013 at 14:45

    Qui sarei un po’ piu’ leggero perchè per quanto riguarda Agerer, Runggaldier, Bauer e Pittin la corsa è tutt’altro che finita. In quest’anno mi aspetto segnali positivi soprattutto in vista di Sochi. Quanto a Pittin direi che Alessandro aveva addirittura bruciato le tappe, purtroppo gli infortuni ne hanno stoppato la crescita. Spero che non lascino strascichi negativi soprattutto per quanto riguarda la parte di salto. Io credo che senza gli infortuni quest’anno avrebbe potuto vincere la coppa del mondo.

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