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Italbasket, un futuro roseo?

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Oro e argento (considerando anche le donne ndr) europeo con l’under 20, l’under 18 alla seconda fase della manifestazione continentale: il movimento giovanile azzurro della palla a spicchi va a gonfie vele e può far ritornare il sorriso ai tifosi della Nazionale delusi dall’andamento non proprio soddisfacente degli ultimi anni della rappresentativa maggiore.

Alle spalle dei vari Bargnani, Belinelli e Gallinari crescono altri talenti: oltre quelli già sbocciati di Datome ed Hackett (prossimo ad essere il quinto azzurro in Nba l’anno prossimo?) crescono promesse quali Amedeo Della Valle, Laganà, Imbrò, Landi ed Abass, ammirati all’ultimo Europeo under 28.

Giovani con all’attivo già qualche esperienza nei professionisti e con tanto carattere, pronti a dare quel ricambio generazionale che troppo spesso è mancato nell’ultimo periodo: adesso però il compito decisivo spetta alla Nazionale maggiore di coach Pianigiani chiamata alla prova del nove con i prossimi Europei, con l’auspicio di guadagnare la qualificazione ai Mondiali dai quali manchiamo da tempo immemorabile: e se anche nella competizione iridata dovessimo ottenere un buon risultato, non sarebbe da escludere nemmeno un posto alle Olimpiadi di Rio 2016, partecipazione che gioverebbe tantissimo al movimento cestistico nazionale.

E tutti ancora ricordiamo l’ultima partecipazione azzurra alla rassegna a cinque cerchi nel 2004…

8 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    26 Luglio 2013 at 19:42

    Spero proprio che Hackett ci sia

  2. Federico Militello

    26 Luglio 2013 at 13:26

    Vediamo anche quale sarà la rosa finale…Le defezioni non mancano…Hackett?

  3. Federico Militello

    23 Luglio 2013 at 10:56

    Agli Europei non ci sono scuse: dobbiamo arrivare molto avanti! L’obiettivo è la qualificazione ai Mondiali, dove con Gallinari, qualora non ci fossero i big Usa………

    • Luca46

      25 Luglio 2013 at 21:39

      Non sarà facile, ci sono tante buone squadre. Sono fiducioso la nostra è un ottima squadra e spero proprio possa fare molto bene,

  4. Gabriele Dente

    23 Luglio 2013 at 00:11

    Ti dirò: la mia speranza è che vadano all’estero, non necessariamente in NBA ma in qualche campionato europeo di buon livello. Se le società italiane non vogliono aiutare i nostri talenti, speriamo che ci pensino altri…

  5. Luca46

    22 Luglio 2013 at 23:48

    Già ma come nel calcio mi sembra di vedere che si creda poco nei giovani italiani. Molti agenti sostengono che dipenda anche dal regime fiscale italiano e quindi dal costo dei giovani sportivi.

  6. Gabriele Dente

    22 Luglio 2013 at 22:28

    Ho praticato basket agonistico per 10 anni (+ 30 di basket amatoriale!), vi dico che il basket in Italia è sempre vivo e vegeto. Anzi, forse oggi più che mai. Quello di cui ha bisogno è una grande dirigenza che sappia mettere a frutto le grandi potenzialità di una scuola che sa sempre farsi rispettare. Mi sembra che l’abbia trovata!
    Si parla giustamente di Pesaro, Cantù, Siena, Varese come piazze storiche del basket. Tutto vero. Ma provate ad andare, per esempio, a Pozzuoli (NA) o a Mesagne (BR): scoprirete che lì il basket è più amato del calcio!
    A presto!

    • gianluigi.noviello

      25 Luglio 2013 at 09:16

      menomale che esistono ancora queste realtà di provincia: w la pallacanestro!

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