La giovane Colombia alla conquista del ciclismo mondiale

Da qualche anno a questa parte gli appassionati di ciclismo hanno cominciato a far l’abitudine nel vedere la bandiera colombiana nelle prime posizioni degli ordini di arrivo, sia nelle corse di un giorno che nelle gare a tappe. L’ultimo esempio quel Nairo Quintana che con uno splendido Tour de France è entrato nel cuore dei tifosi.

La nazione sudamericana sta sfornando una vera e propria generazione di fenomeni che nei prossimi anni potrebbe quasi monopolizzare il ciclismo internazionale in lungo e in largo, specialmente quando si parla di salite. Come abbiam detto, Quintana è l’esempio più lampante di questa Golden Generation colombiana, già capace di ottenere diversi successi in campo internazionale e reduce da uno splendido Tour de France in cui ha finito in seconda posizione nella generale conquistando la Maglia Bianca e quella Pois oltre che una vittoria di tappa.

Non solo lui, però. Tra coloro che negli ultimi anni si sono messi più in mostra c’è sicuramente Rigoberto Uran Uran, ormai una presenza fissa nel circus e pedina importante del prossimo ciclomercato così come potrebbe esserlo anche Sergio Henao, anch’egli al Team Sky. All’ultimo Giro d’Italia si è comportato molto bene anche Carlos Betancur, tra i migliori in salita nell’edizione dominata da Vincenzo Nibali.

Questi risultati hanno portato la Colombia al terzo posto del ranking UCI per nazioni ma l’ascesa quasi verticale del movimento nazionale fa pensare che  sudamericani possano scalare altre posizioni nei prossimi anni. La Spagna, infatti, ancora davanti a loro, sembra sempre più in declino, con un Contador ormai lontano dai suoi standard di rendimento e un Purito Rodriguez per il quale prima o poi l’età farà la sua parte, mentre non sembrano emergere giovani dal grande talento quantomeno per ora. Il futuro colombiano sembra sempre più roseo, così come sembra prossima la prima vittoria in un grande giro di un corridore originario della Colombia.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com