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Ciclismo

L’indomito Alberto Contador

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Alberto Contador ha perso il Tour de France ad Ax 3 Domaines, dieci giorni-e otto tappe-fa. La supremazia messa in mostra da Froome sulla prima salita pirenaica è stato un colpo da ko per tutti i contendenti alla maglia gialla: eppure, il pistolero madrileno è uno dei pochissimi a non aver mollato.

Sono di ieri le sue battagliere dichiarazioni, riprese dalla Gazzetta dello Sport, che tra un secondo e un decimo posto per lui non cambia nulla; tra la “botta” di Ax 3 Domaines e queste frasi, ci sono in mezzo il coraggioso e riuscito attacco verso Saint-Armand-Montrond, vero capolavoro tattico, e le difficoltà patite sul Mont Ventoux, dove Froome ha nuovamente voluto mettere in chiaro le cose.

Nonostante i 4’25” che li separano in classifica, Contador ci ha provato anche oggi; e ci viene difficile pensare che lo abbia fatto unicamente per staccare Bauke Mollema, tenace olandese sorprendentemente aggrappato in seconda posizione con le unghie e con i denti. Lo spagnolo ha attaccato, di concerto col compagno di squadra Roman Kreuziger, sfruttando l’insidiosa asperità di seconda categoria posta sopra Gap e la susseguente discesa: nulla da fare, un Richie Porte in grande spolvero ha annullato ogni tentativo. Eppure già nella risposta violenta degli Sky c’è un piccolo segnale: Froome non si fida. O è tatticamente dissennato, oppure non crede che quattro minuti e mezzo rappresentino un margine di sicurezza nei confronti di Contador. Sembra quasi assurdo, considerando la cronometro di domani e le salite alpine dove, se rimarranno in campo i valori di Ax 3 Domaines e Ventoux, non ci sarà storia: eppure, Froome non lascia mezzo metro al suo rivale.

Si può dire ciò che si vuole di Contador e del suo passato, ma non si può negare che abbia un cuore grande e un altrettanto grande coraggio.

foto tratta da newsday.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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