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Mondiali Nacra 17: il commento di Silvia Sicouri

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Esperti di catamarani, atleti che si sono fatti le ossa nella vela oceanica, velisti provenienti dal 49er, dal Laser, dal 470 si sono dati battaglia a Scheveningen nella prima rassegna iridata della nuova classe olimpica mista. Un assaggio che si ripeterà tra qualche settimana a Dervio sul lago di Como dove si disputerà il campionato europeo.

Per quanto riguarda l’Italia i migliori sono stati Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, ottavi: la posizione sarebbe potuta essere anche migliore se non fossero incappati in due squalifiche.

Silvia ha rilasciato questo commento sul sito bissaro-sicouri.it:

“Siamo tornati in Italia dopo il nostro primo campionato del mondo Nacra17, concluso in ottava posizione. Il nostro obiettivo era entrare nelle prime 10 posizioni, e sapevamo che bisognava fare le cose fatte bene per riuscirci! Proviamo brevemenete a riassumerlo.

Siamo partiti pronti ad affrontare venti sempre maggiori dei 13-14 nodi, e onda formata. Io mi ero pure procurata un caschetto, da utilizzare nei giorni più tosti. E invece? E invece siamo capitati in una settimana di alta pressione con sole, caldo, e pochissimo vento. Delle 17 prove previste, siamo riusciti a portarne a termine 8, di cui solo 2 con vento da doppio trapezio. Come previsto invece la corrente è stato un fattore determinante! Ecco un video, che penso vi farà capire meglio la situazione.

Ammetto che, essendo cresciuta in un lago, la corrente mi affascina molto. Vedere una barca ancorata che provoca degli spruzzi sulla prua come se stesse andando avanti col motore; non riuscire ad avvicinarsi ad una boa nonostante le vele gonfie; partenze in cui se eri a meno di 6 lunghezze dalla linea al minuto avevi la certezza di fare OCS; lay line di bolina talmente larghe che appena virato ti veniva voglia di tirare su lo spin, mentre poi la prendevi per un pelo; incroci in cui pensavi di passare abbondantemente mentre alla fine passavi per un soffio. Insomma, un navigare sicuramente diverso rispetto a quello che siamo abituati in Italia!

Un secondo aspetto che è stato determinante per noi in questo campionato sono state le proteste. Abbiamo preso due squalifiche, una per la regola 42 (rocking), l’altra per la regola 10 (mure a dritta mure a sinistra). Questi punti aggiuntivi ci hanno penalizzato, ma ci hanno fatto anche crescere. La maggior parte delle persone che navigano in nacra ha già avuto almeno un’ esperienza olimpica: conoscono perfettamente il regolamento, lo sanno applicare molto bene in acqua, e sono molto abili in sede di protesta nella discussione. In questo abbiamo molta strada da fare…anche se speriamo di smettere in fretta di imparare a nostro danno!

Un grazie particolare va a Ganga e Marco (i tecnici ndr), che ogni giorno ci hanno seguito con professionalità e passione, e a Chicca e Fra (Federica Salvà e Francesco Bianchi ndr) impareggiabili compagni di lavoro.

Prossima tappa: europeo a Dervio! Campo di regata completamente diverso da quello olandese. Niente corrente, niente onda, e (speriamo) vento termico da sud sui 12-13 nodi. Dal 5 agosto saremo li ad allenarci!”.

francesco.drago@olimpiazzurra.com

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