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Mondo Paralimpico: il governo Letta impone nuovi tagli ai finanziamenti

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Tempi duri per il CIP presieduto da Luca Pancalli: è di pochi giorni fa infatti la notizia che il governo Letta ha applicato un’ulteriore, sostanziosa, riduzione dei finanziamenti destinati allo sport paralimpico. Un duro colpo per il Comitato Paralimpico, che già l’anno scorso aveva corso il serio rischio di saprire, e per Luca Pancalli che è stato di nuovo costretto ad alzare la voce per spiegare le proprie ragioni. Sarebbe di € 721.038,00 l’netità del taglio applicato, una vera mazzata in tempi di crisi come questi.

Ma aldilà della mera cronaca e delle crude cifre, questa notizia fa emergere alcuni spunti di fondo: innanzitutto significa ridurre, e  di molto, la possibilità d’accesso allo sport per persone disabili, peraltro già abbastanza scarsa. Perchè, e questo è bene rammentarlo, dietro ad Alex Zanardi e molti altri campioni di cui abbiamo narrato le gesta a Londra, vi sono tantissimi bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne che quotidianamente hanno a che fare coi disagi legati alla loro disabilità e per i quali lo sport potrebbe essere una nuova possibilità per rinascere.
Sir Sebastian Coe, organizzatore di Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra, proprio a conclusione di quest’ultima manifestazione, disse: “Non guarderemo più lo sport nella stessa maniera, non guarderemo più la disabilità nella stessa maniera“. E infatti così è stato in Gran Bretagna (dove gli atleti medagliati sono ancora oggi ospiti in televisione e ai grandi eventi sportivi, dove alla nuotatrice Ellie Simmonds han dedicato addirittura un treno), è così in America, è così in Australia e un un po’ dappertutto nel mondo. In Italia a quanto apre la lezione non è stata appresa, perchè tanto per quel che concerne lo Sport (in genere) tanto per quanto concerne soprattutto la disabilità, nulla pare purtroppo cambiato.

Tuttavia, è bene specificarlo, lo stesso Letta, a seguito di una telefonata con Luca Pancalli, si è ripromesso di risolvere al più presto la questione e di cercare di ripristinare il finanziamento al CIP. Sarebbe la soluzione più auspicabile, anche se ormai la brutta figura è stata fatta, soprattutto dopo che Letta si è subito preoccupato di scaricare la colpa dei tagli sul precedente governo.
Sia di chi sia la colpa e senza voler entrare nel sempre minato terreno della politica, il fatto che un esecutivo attento (nelle parole) alla politica sociale faccia cadere la mannaia dei tagli proprio sul Comitato Paralimpico, dimostra che il concetto stesso di “politica sociale” è presente nella testa dei governanti in maniera perlomeno nebulosa…

foto: fispes.it

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