Parte il concorso “Atleta dell’anno FISI 2013”
La Federazione Italiana Sport Invernali comunica che è ufficialmente scattato il concorso “Atleta dell’anno FISI 2013”: lo scorso anno il premio andò allo slalomista fassano Cristian Deville. Addetti ai lavori, tesserati, giornalisti e tifosi possono esprimere la propria preferenza, scegliendo tra gli atleti di seguito elencati, con una mail all’indirizzo stampa@fisi.org
Ecco, come riporta il sito federale, la scheda dei candidati (c’è tempo fino a lunedì 19 agosto per votarli):
- FANCHINI NADIA – Medaglia d’argento nella discesa valevole per i Mondiali di Schladming poche ore dopo il pianto per il deludente risultato nel supergigante, ha mostrato prepotentemente la sua classe tornando sul podio in una competizione iridata a distanza di quattro d’anni dal bronzo di Val d’Isère 2009. In mezzo un’infinita serie di guai fisici che hanno impedito alla finanziera bresciana di raccogliere quanto meriterebbe.
- FISCHNALLER ROLAND– E’ stato l’unico snowboarder del circuito a salire sul podio sia nella Coppa del mondo di specialità che nei Mondiali. Medaglia d’argento in gigante e bronzo in slalom nella rassegna iridata a Stoneham (Can), ha colto uno storico successo nella classifica finale di slalom e si è piazzato secondo in quella di gigante, per un secondo posto complessivo nella graduatoria che unisce le due specialità. In Coppa del mondo è salito sul podio per ben quattro volte, vincendo il gigante di Rogla.
- INNERHOFER CHRISTOF – Primo nella discesa di Garmisch, primo nella discesa di Wengen, primo nella discesa di Beaver Creek, terzo nel supergigante di Kitzbuehel. L’annata di competizioni ha regalato al finanziere di Gais (Bz) grandi soddisfazioni sulle piste che hanno scritto la storia dello sci mondiale, il quale ha contribuito in modo decisivo a rendere indimenticabile la stagione della velocità italiana. Quarto nella classifica finale.
- INSAM EVELYN– Il secondo posto sul trampolino HS106 di Schonach ha regalato all’Italia il miglior piazzamento nella storia della ancor giovane Coppa del mondo femminile di salto femminile. Saltatrice in grande crescita, si è messa in evidenza pure nei Mondiali fiemmesi con un ottavo posto ed ha contribuito all’altrettanto storico podio a squadre nell’inedita formula mista di Lillehammer con Elena Runggaldier, Sebastian Colloredo e Andrea Morassi.
- MARSAGLIA MATTEO – Sarà un 2012/13 da ricordare per il ventottenne dell’Esercito, letteralmente esploso nel supergigante di Beaver Creek ha che dominato dalla prima all’ultima porta per quello che è diventato il primo podio della carriera. Pochi giorni dopo si è piazzato secondo nel supergigante della Val Gardena, dove ha raccolto la piazza d’onore. Secondo nella classifica finale di specialità quattro anni dopo Werner Heel, ha fatto vedere classe ed eleganza di stile.
- MOELGG MANFRED– E’ l’uomo sul quale si può puntare ad occhi chiusi. Il finanziere di san Vigilio di Marebbe non sbaglia mai nelle grandi occasioni e anche nei Mondiali di Schladming ha portato a casa il bronzo in gigante dopo l’argento in slalom ad Are 2007 e il bronzo a Garmisch 2011 sempre fra i pali stretti. E’ tornato competitivo ad alti livelli anche in Coppa del mondo col secondo posto nel gigante di Soelden e il terzo nello slalom di Adelboden.
- MOIOLI MICHELA – E’ diventata la seconda più giovane vincitrice di una gara di snowboardcross nella storia della Coppa del mondo col trionfo sul pendio olimpico di Sochi e col terzo posto nella gradutoria conclusiva è già diventata una delle massime esponenti mondiali della specialità. Nel team event ha fatto sfracelli con Raffaella Brutto, e la medaglia di bronzo ai Mondiali juniores di Erzurum è il trampolino di lancio verso un futuro radioso.
- PIGNETER PATRICK– Domina ininterrottamente la Coppa del mondo di slittino su pista naturale da otto anni nel singolo e da cinque nel doppio in coppia con Florian Clara. Molti lo definiscono lo “Zoeggeler” della disciplina, lui non fa nulla per smentirli… Undici vittorie fra singolo, doppio e prove a squadre e sedici podi totali la dicono lunga sul suo bilancio annuale.
- ORIGONE SIMONE – Il re della velocità ancora una volta non ha fallito. L’ennesima doppietta Mondiale-Coppa del mondo nello stesso anno (è la quinta della serie) lo conferma al vertice dell’ex chilometro lanciato. Nessuno è capace di raggiungere le sue velocità, otto podio in altrettante competizioni stagionali non lasciano spazio alla concorrenza.
- PARIS DOMINIK – Vincitore sulla Stelvio di Bormio, vincitore della Streif di Kitzbuehel, medaglia d’argento nei Mondiali di Schlamding. Il forestale della Val d’Ultimo non poteva chiedere di meglio ad una stagione che lo ha definitivamente consacrato fra i più grandi discesisti del circuito, come conferma il terzo posto nella classifica di specialità in Coppa del mondo.
- PELLEGRINO FEDERICO– Secondo in tecnica libera a Val Mustair, terzo in tecnica classica a Davos. Il poliziotto valdostano viaggia a grandi passi verso il gotha della specialità sprint in Coppa del mondo. Protagonista sfortunato anche nei Mondiali di fondo della Val di Fiemme, dove ha sognato a lungo la medaglia nella team sprint con David Hofer prima di classificarsi quinto.
- WIERER DOROTHEA/PONZA MICHELA/OBERHOFER KARIN/GONTIER NICOLE– Una medaglia che vale per quattro è quella conquistata dalla squadra femminile, magnifico bronzo nella staffetta iridata di biathlon sulla pista ceca di Nove Mesto. Mai prima d’ora una nostra rappresentante era riuscita nell’impresa di salire sul podio in una competizione mondiale femminile, adesso il tabù è abbattuto.
foto tratta da montagnedintorni.it
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
Luca46
11 Luglio 2013 at 10:02
Con tutta sincerità voi state facendo un gran bel lavoro. Il sito l’ho scoperto per caso ma è molto bello perchè parla realmente di sport a 360° cercando oltretutto l’obiettività. Il sito della Gazzetta per esempio è una schifezza a confronto. Come sito sportivo in generale è sicuramente il migliore tra quelli che ho avuto modo di leggere.
Si Nadia e anche la sorella Elena hanno avuto davvero tanta sfortuna e quella medaglia è stata stupenda. A me ha sorpreso anche Innerhofer che causa l’incidente non penso abbia fatto la dovuta preparazione.
Marco Regazzoni
10 Luglio 2013 at 18:18
Concordo con te, anche se personalmente ho dato il mio voto a Nadia Fanchini perché quella medaglia, al di là dell’oro sfuggito per un nulla, significa davvero moltissimo, considerando la sua storia recente fatta di infortuni, di incertezze e di cose di questo genere. Imprese come quelle di Pigneter ed Origone sicuramente meriterebbero più spazio, perlomeno sui media…e noi cerchiamo di darglielo. 😉
Luca46
10 Luglio 2013 at 13:52
In molti la meriterebbero ma credo che sia giusto premiare i risultati Patrick Pigneter e Simone Origone sono senza dubbio un passo avanti. Roland Fischnaller lo metterei per terzo. Molto spesso queste classifiche vengono decise dalla visibilità e meno dal valore tecnico. Anche altri hanno fatto molto bene ma volendo proprio essere pignoli a mio avviso questa è la graduatoria di merito.