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Tennis, Viktor Troicki dopo la sospensione: “Un incubo”

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Sospeso per 18 mesi a causa di una violazione del regolamento antidoping, il tennista serbo Viktor Troicki ha espresso il suo pensiero sul suo sito internet (www.viktortroicki.com), manifestando l’intenzione di fare ricorso contro la sanzione inflittagli.

Sono distrutto e privo di energie. Questa enorme sanzione mi lascia senza parole. Do la mia fiducia alla Tribunale Sportivo di Losanna. Spero veramente che cerchino e trovino la verità, perché c’è una sola verità”.

Troicki ha anche spiegato, ancora una volta, la sua versione dei fatti su quanto accaduto a Montecarlo, il 14 aprile scorso, in seguito alla sua sconfitta contro il finlandese Jarkko Nieminen: “Non mi sentivo bene quel giorno. Ho dato il campione di urina alla dottoressa e le ho spiegato che un prelievo sanguigno mi avrebbe potuto far sentire ancora peggio. Detesto gli aghi e non mi sento mai bene quando devo fare un prelievo. Avevo paura di finire in ospedale. La dottoressa mi ha detto che avevo l’aria pallida e malata, e mi ha spiegato la procedura per evitare il prelievo. È stata molto comprensiva e mi ha lasciato andar via. La mattina successiva, ho effettuato il controllo sanguigno con la stessa dottoressa. Sia il campione di urina che quello di sangue sono risultati negativi”.

Mi ha dettato la lettera e mi ha fatto andar via senza fornire il campione. Ero convinto che tutto fosse a posto. Ora sono accusato di aver rifiutato senza giustificazione di fornire un campione. È un vero incubo”, ha continuato il serbo.

Non ce l’ho con la dottoressa, penso che le abbiano detto che ha commesso un grosso errore, e lei prova a mantenere il suo posto. Sono un combattente, continuerò a battermi. Spero che quest’incubo abbia una fine. Voglio continuare a giocare. Non merito questo”, ha concluso l’ex numero 12 del mondo.

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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