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Tiro a volo: un 2013 da incorniciare sino ad ora

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Nello sport spesso è tempo di bilanci ed anche per l’annata 2013 i primi sei mesi di eventi sono ormai trascorsi con grandi emozioni.

Lo sport italiano ha molte volte dimostrato di avere degli ottimi rappresentanti in grado di competere ad altissimi livelli con i migliori atleti del mondo.

Il tiro a volo, in particolare, è sicuramente la disciplina dove i nostri portacolori si sono distinti nel modo più chiaro e netto risultando sempre tra i più nobili interpreti di ogni specialità.

Dalla fossa olimpica allo skeet, passando per il double trap, non sono mai mancati i successi ed i piazzamenti di rilievo come dimostrano tutte le manifestazioni a cui i tiratori del Bel Paese hanno partecipato.

La Coppa del Mondo ha come di consueto aperto la stagione, ma poi i trionfi sono proseguiti tra i Giochi del Mediterraneo e le Universiadi che, oltre a consolidare il valore di atleti esperti e sulla ribalta internazionale da anni, hanno fatto conoscere al mondo la linea verde del nostro movimento sempre ben seguita e pilotata dall’ottima squadra dei tecnici federali.

A conclusione, inoltre, va considerato che il fatto di rimanere nell’elite di questo sport per i ragazzi della nazionale è stato ancora più difficile quest’anno, dal momento che dopo l’annata olimpica ( conclusasi con l’oro di Jessica Rossi e l’argento di Massimo Fabbrizi) le regole relative ai criteri di qualifica e svolgimento della gara sono state profondamente modificate nel tentativo di rimescolare le carte al vertice.

Tutti si auspicano quindi, dal presidente della Fitav Luciano Rossi sino a Giovanni Malagò, “Grande Capo” dello sport italiano che ha dimostrato spesso di essere molto vicino ai tesserati del tiro a volo, che il momento magico prosegua e che questa disciplina possa continuare ad essere il solito meraviglioso serbatoio di medaglie per i colori italiani.

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