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Tour de France 2013: che cosa ha detto la cronosquadre?

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La cronosquadre odierna era vista da molti come il primo spartiacque del Tour de France 2013: in realtà, l’estrema facilità del percorso ha permesso da un lato una serie di tempi straordinari (con tanto di record della Orica), ma dall’altro ha impedito il riscontro di pesanti distacchi tra i big.

Chris Froome ha messo tra sé e Contador appena 6”: un’inezia che può essere persa in qualsiasi momento. Molto buona da questo punto di vista la prestazione della Saxo-Tinkoff, forse la più sorprendente per la posizione occupata nella classifica di giornata. Si è difeso molto bene anche Jurgen Van den Broeck, ora a 17” da Gerrans e dunque 14” da Froome grazie all’ottima prova della sua Lotto: il trentenne fiammingo ha nel mirino il podio di Parigi ormai da quattro anni e nelle prossime giornate si capirà se la sua ambizione, quest’anno, potrà essere maggiormente legittima che in passato. Stesso tempo per Ryder Hesjedal, che sta passando sotto silenzio in queste prime giornate di corsa, ma potrebbe alla lunga rivelarsi un rivale interessante per i super favoriti. Tutti gli atleti più attesi sono racchiusi in una manciata di secondi, fino ad Andy Schleck ora 38° a 29” dall’australiano leader della corsa.

Già, gli australiani. Oggi, lezione di cronosquadre da parte della Orica. Sarà un caso, ma quasi tutti i componenti del roster di questa squadra che si allena stabilmente a Gavirate, nel Varesotto, hanno un passato (o un presente) nei velodromi. Ancora una volta, l’interazione pista-strada si rivela fondamentale per volare nelle speciali prove contro il tempo. Lo capiremo anche in Italia?

foto Roberto Bettini

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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