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Ciclismo
Tour de France 2013: cosa ha detto la prima settimana?
Primo giorno di riposo al Tour de France 2013 dopo una settimana piuttosto intensa, che ha già delineato una significativa classifica generale.
Chris Froome, rispettando il pronostico della vigilia, è al comando con un discreto margine: il britannico non è mai sembrato in difficoltà, nemmeno per un momento, nonostante domenica si sia trovato sin dalle primissime salite senza nemmeno un compagno di squadra. Ecco, la liquefazione improvvisa del team Sky, soprattutto alla luce della straordinaria performance di Porte e compagni nel tappone di sabato, ha rappresentato sicuramente una sorpresa: Froome, però, è riuscito ugualmente a controllare la situazione e i suoi avversari, forse sfiancati dal loro stesso forcing iniziale e da un percorso non così adatto a tentativi in solitaria, non sono riusciti a mettergli realmente paura.
I suoi avversari, appunto. Il più atteso era Alberto Contador, che però nella giornata di sabato non ha dato grandi segni di brillantezza; al momento sarebbe fuori, seppur di pochissimo, dal podio virtuale, anche se ha potuto contare sul preziosissimo aiuto di Roman Kreuziger, il quale sarà interessante da valutare nell’arco delle tre settimane di corsa. Dietro a Froome, ci si muove a squadre: i due Saxo, i tre Movistar, i due Belkin. Alejandro Valverde e Rui Costa hanno preso in mano la situazione verso Bagnères-de-Bigorre, pur senza riuscire ad effettuare l’allungo decisivo; chi ci ha provato maggiormente è il loro compagno di squadra Nairo Quintana, forse un po’ acerbo tatticamente ma di gran lunga il miglior scalatore, al pari ovviamente della maglia gialla, emerso in queste prime giornate di battaglia.
Infine, i Belkin non erano certo tra i più attesi alla partenza di questo Tour de France, eppure Bauke Mollema e Laurens Ten Dam occupano al momento la terza e la quarta posizione in classifica. I due olandesi sono sempre stati visti come corridori da corse a tappe più brevi, come ad esempio il Giro di Svizzera, ma sui Pirenei hanno dato prova di un’ottima condizione atletica; come al solito, però, saranno le tre settimane di gara a fare da giudice implacabile.
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com