Tour de France 2013: e se ci fosse stato Nibali?

Due Grandi Giri e due dominatori. Vincenzo Nibali e Chris Froome, per molti motivi diversi, per altri molto simili. Il messinese ha vinto, con un grandissimo margine, il Giro d’Italia, mentre il britannico si appresta a vincere, sempre con una margine ampissimo, il Tour de France. Ma tra i due, chi potrebbe avere la meglio?

Apparirebbe più scontato dare come favorito Froome e probabilmente è pure così. Il keniano bianco, con le sue performance, sta stupendo tutti, anche se a ben vedere non sono poi così stratosferiche. Quello che più colpisce sono le accelerazioni, secche, con una frequenza di pedalata quasi assurda. Con queste ha staccato Contador, per poi far saltare anche Nairo Quintana sul Ventoux. La sua concorrenza, però, sembra veramente di livello non eccezionale. Una serie di corridori che fino a poche settimane non ci saremmo mai aspettati a questi livelli probabilmente, come Bauke Mollema, secondo in classifica generale al Tour o Mikel Nieve, terzo sul ‘Monte Calvo’ nonostante non sia tra i big internazionali.

Nibali, in questa stagione, ha trovato la maturità agonistica e ha anche battuto Froome alla Tirreno-Adriatico, anche se in salita e a cronometro ha pagato rispetto al corridore del Team Sky. Probabilmente Nibali sarebbe sui livelli di Quintana, il più immediato inseguitore di Froome in salita e potrebbe tranquillamente giocarsi il podio in questa corsa a tappe.

La crescita costante avuta da Nibali negli ultimi anni, però, fan ben sperare per il futuro. Lo Squalo ormai sembra sempre più vicino al livello dei migliori scalatori in circolazione e potrebbe completare questo percorso di crescita in concomitanza con la prossima edizione del Tour de France, in cui dovrebbe trovarsi faccia a faccia con l’alfiere del Team Sky, che molto probabilmente si presenterà al via con il numero 1 sulla schiena.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com