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Ciclismo

Tour de France 2013: il punto sugli italiani

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Conclusosi il Tour de France 2013 è arrivato il momento di tirare le somme anche per quanto concerne i corridori azzurri impegnati nella 100esima edizione della Grande Boucle. Poco prestazione degne di nota e molte comparse poco incisive.

Ha destato una grande soddisfazione il successo di Matteo Trentin nella 14esima tappa, probabilmente la nota azzurra più positiva di tutto il Tour. Il corridore dell’OmegaPharma ha sfruttato al meglio una delle rare occasioni avute per fare la sua corsa e ha centrato il bersaglio grosso, dimostrando di non essere un ‘semplice’ gregario. Dalla prossima stagione potrebbe fare bene nelle classiche di primavera, adatte alle sue caratteristiche.

Ha sfiorato un successo importantissimo Moreno Moser, assolutamente invisibile per oltre due settimane salvo spuntare quasi dal nulla nella tappa regina dell’Alpe d’Huez. Il ragazzo c’è e potrebbe farci ancora divertire nella seconda parte di stagione, così come Alessandro De Marchi, compagno alla Cannondale. Il Rosso di Buja ha dimostrato le sue capacità in tutte le situazioni di corsa, risultando tra i migliori gregari di Sagan. Il 19esimo posto sempre sull’Alpe, correndo alla pari dei big, dimostra che in futuro potrebbe togliersi soddisfazioni importanti.

Ha deluso la Lampre-Merida, l’altra squadra italiana al via. Il miglior piazzamento l’ha colto Cimolai, quarto, mentre Roberto Ferrari è spesso entrato nella Top 1o nelle volate senza però riuscire a lasciare il segno. Ha deluso ancora Damiano Cunego, ma per un’analisi più precisa sulle prestazioni del corridore di Cerro Veronese vi rimandiamo ad un approfondimento nelle prossime ore.

In casa Astana non ha lasciato il segno Enrico Gasparotto, che ha portato a termine una Grande Boucle anonima, mentre Francesco Gavazzi ha pescato una fuga senza però riuscire ad arrivare al traguardo. Inoltre ha cercato di piazzarsi in qualche volata ristretta senza però riuscire a giocarsi il successo in alcuna occasione. In classifica generale il migliore dei nostri è risultato Davide Malacarne, sempre più concreto in diversi tipi di corse ormai dall’inizio del 2013.

Daniele Bennati e Matteo Tosatto, invece, sono stati autori di una delle azioni più spettacolare della corsa, quando hanno creato l’ultimo ventaglio nella famosa tappa vinta da Cavendish con Valverde staccato di quasi 10′ per colpa del vento. Per il resto, Bennati ha provato a cogliere qualche buon piazzamento in volata, anche se non è più abbastanza esplosivo per competere con i big dello sprint mondiale.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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