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Ciclismo
Tour de France 2013, le pagelle dell’Alpe d’Huez
Alcune montagne fanno la storia del ciclismo. Tra queste, ovviamente, l’Alpe d’Huez, sede d’arrivo, tra due vere e proprie ali di folla, della 18esima tappa del Tour de France 2013. Di seguito, le pagelle dei protagonisti.
RIBLON Christophe, voto 10: la giornata che vale una carriera. Non solo perchè vince sull’Alpe d’Huez, due anni dopo il connazionale Pierre Rolland, ma per come lo ha fatto, infiammando i tifosi transalpini con una rimonta altamente spettacolare ai danni di Tejay Van Garderen, secondo sul traguardo. Torna al successo al Tour esattamente tre anni dopo il successo del 2010 ad Ax-3 Domaines proprio il 18 luglio, regalando alla Francia la prima vittoria di tappa in questa edizione.
VAN GARDEREN Tejay, voto 7.5: l’americano ci ha creduto, ma a 3km dal traguardo si è praticamente spenta la luce e non ha potuto resistere al ritorno di Riblon, avviatosi poi al successo. In entrambi i passaggi sull’Alpe ha staccato la concorrenza per poi farsi raggiungere tutte e due le volte. Errare è umano, ma perseverare…
MOSER Moreno, voto 9: probabilmente il voto è troppo alto, ma quello che ha fatto oggi Moser è davvero importante. Si è inserito in una fuga difficile, per poi comportarsi benissimo per tutta la tappa. Paga le pendenze più aspre ma è capace di gestirsi al meglio per arrivare al massimo risultato. Alla fine, purtroppo, non può nulla contro Van Garderen e Riblon, ma coglie un ottimo terzo posto in ottica futura, sia per quel che riguarda il finale di stagione che i prossimi anni. La prestazione odierna deve essere un nuovo punto di partenza dopo mesi bui.
QUINTANA Nairo, voto 8.5: nonostante la giovanissima età dimostra di essere, ormai, fra i tre migliori scalatori al mondo. Attacca Froome fino a farlo cedere, recuperando su tutti gli avversari in classifica generale e conquistando il podio momentaneo. Contador, secondo, è a meno di 30”, un divario ampiamente colmabile se le forze in campo dovessero rimanere queste.
RODRIGUEZ Joaquim, voto 8: è attivissimo sin dall’inizio della salita e chiude in quinta posizione a pochi secondi da Quintana. Il suo Tour de France è stata una continua ricerca della condizione, finalmente arrivata. Nettamente tra i migliori di giornata.
FROOME Chris, voto 5: perde oltre un minuto da Quintana, a cui vanno aggiunti 20” di penalità per rifornimento irregolare, e per la prima volta va in crisi in questo Tour. Sta di fatto che l’infernale macchina del doping, come è stato dipinto da vari media di ogni tipo, ha mostrato il suo volto umano, assieme all’ormai solita inconsistenza tattica. Chiude su tutti gli attacchi già nei primi chilometri della tappa, poi attacca da solo a oltre 10 km dal traguardo, probabilmente senza riuscire a recepire dati dalle informazioni che gli manda il suo corpo e andando in crisi per mancanza di zuccheri. Il Tour sembra ormai in ghiaccio, ma sicuramente oggi non ha mandato segnali di sicurezza.
CONTADOR Alberto, voto 4.5: il vero sconfitto di oggi. Vuole far saltare il Tour, ma alla fine salta lui. Attacca in discesa, senza mai veramente prendere tanto vantaggio, spende molte, troppe energie e poi viene ripreso. Paga molto lo sforzo profuso, faticando sin dalle prime rampe dell’ascesa finale. Dopo la prova odierna potrebbe essere a rischio anche il podio, per il quale è tornato prepotentemente in corsa Rodriguez, a meno di un minuto da Contador. Anche Kreuziger, come lui, cala in quarta posizione, dicendo probabilmente addio al terzo posto in maniera definitiva.
VOIGT Jens, voto 7: nonostante l’età continua a sorprendere. Presente nella fuga della prima ora, riesce in qualche modo a stare vicino a Moser, Riblon e Van Garderen dopo la prima ascesa all’Alpe d’Huez. Poi recupera, salvo crollare nel finale ma il suo cuore e la sua passione restano comunque esemplari.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com