Ciclismo

Tour de France 2013: presentazione 15ma tappa, Givors-Mont Ventoux

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Una tappa di domenica, nel giorno della festa nazionale francese, non poteva che essere un grande show, con i 242 km da Givors al Mont Ventoux. E infatti gli organizzatori hanno previsto in questa giornata una montagna che è fra i giganti della storia della Grande Boucle, il Mont Ventoux. Come spesso accade quando si scala “la montagna calva”, il percorso di avvicinamento sarà una lunga passerella piatta, esclusi 4 strappetti (il più lungo dei quali misura 4 km) verso la cittadina di Bedoin. Nella cittadina provenzale inizia una delle salite storiche del ciclismo mondiale: questo lato del Ventoux è sicuramente il più famoso e duro e misura 20 km con una pendenza media dell’8%. I primi 5 km di salita sono i più agevoli: si sale fra i bellissimi vigneti del famoso vino autoctono. Dopo 5 km di ascesa, al famoso “virage” di Saint Esteve, tornante secco e primo cambio di pendenza: adesso la strada si inerpica al 10% per una decina di km, tutti all’ombra della foresta. La vegetazione accompagnerà i corridori fino a Chalet Reynard, quando mancheranno 6000 metri alla vetta e il paesaggio cambierà radicalmente. La carovana verrà catapultata sulla luna, con le rocce e le pietraie a fare da contorno ai lunghi rettilinei arsi dal sole: inizia qui il vero Mont Ventoux. Le pendenza si fanno meno ostiche, costantemente intorno al 7%, ma due nuovi nemici metteranno i bastoni fra le ruote ai corridori: il fortissimo vento, il “mistral”, e il sole cocente renderanno l’atmosfera infernale, e la strada sembrerà non terminare più. Siamo ai -1500 metri, alla stele in ricordo di Tom Simpson, che qui morì nel 1967 ucciso da fatica, caldo, disidratazione e una dose massiccia di anfetamine. Manca ancora un rettilineo, il più duro della salita: un km oltre al 10% con lo sguardo fisso all’insù, verso le antenne che sono ormai vicine. Ultimo tornante e poi siamo sul traguardo, dove corridori del calibro di Gaul, Merckx e Pantani hanno inciso in maniera indelebile il loro nome. 14 volte il Tour è transitato sul Ventoux, ma solo per 8 volte l’arrivo di tappa era posto sulla vetta. L’ultima volta fu nel 2009, quando Juan Manuel Garate vinse la tappe e Alberto Contador si consacrò maglia gialla.

Il favorito per oggi rimane il leader della classifica generale, Chris Froome. Gli spagnoli, con Contador e Valverde, proveranno a dare battaglia, mentre è improbabile, vista la conformazione della tappa, che la fuga di giornata arrivi al traguardo.

nicolo.persico@olimpiazzurra.com

 @nvpersie7

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