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Ciclismo
Tour de France 2013: tra i ritirati anche Malori e Bono
Lo scorso 29 giugno da Porto-Vecchio sono partiti 198 atleti per il Tour de France 2013. Tutti alla partenza avevano quantomeno l’obiettivo di arrivare a Parigi il prossimo 21 luglio, ma così purtroppo non sarà per via dei vari ritiri che ci saranno durante la corsa. In questo articolo inseriremo, giorno dopo giorno, quindi tutti quei ciclisti che hanno dovuto alzare bandiera bianca durante la Grande Boucle del centenario cercando di spiegare quando possibile i motivi che hanno portato al ritiro.
I primi ritiri sono arrivati già nella terza tappa quando, dopo pochi chilometri dal via, c’è stato il ritiro di Andrey Kashechkin (Astana), che tornava sulle strade del Tour dopo sei stagioni, fermato da forti problemi intestinali che lo condizionavano sin dal primo giorno di corsa. Pochi chilometri dopo il ritiro del kazako è arrivato quello di Yohan Bagot (Cofidis) costretto a scendere dalla bicicletta anche lui per dei problemi di stomaco che non gli permettevano di alimentarsi correttamente. Nella cronometro a squadre invece è stato costretto al ritiro Ted King (Cannondale), che pagava ancora le conseguenze della caduta nella prima tappa con gravi problemi alla spalla, che è stato squalificato dai giudici dopo esser finito fuori tempo massimo di sette secondi. Nella quinta tappa protagoniste sono state ancora le cadute con Maxime Bouet (AG2R) che ha riportato le conseguenze peggiori fratturandosi il polso e il radio sinistro e dovendo dire addio alla Grande Boucle. Stesso destino per Jurgen Van Den Broeck (Lotto Belisol) che, malgrado non abbia riportato nessuna frattura, non sarà al via della sesta frazione.
Durante la sesta tappa ad alzare bandiera bianca sono stati Nacer Bouhanni (FDJ) e Fredrik Kessiakoff (Astana) a causa delle conseguenze della caduta il giorno prima. Il giovane francese, oltre ad alcuni problemi intestinali, infatti aveva riportato una ferita alla spalla e varie escoriazioni mentre Kessiakoff si è arreso per una microfrattura al braccio sinistro. In casa Astana poi a fine tappa è arrivato anche il ritiro di Janez Brajkovic, che dopo esser caduto nei chilometri finali è arrivato comunque al traguardo prima di annunciare l’abbandono per un problema al ginocchio sinistro. Le cadute sono state le protagonista in negativo anche il giorno dopo quando Christian Vande Velde (Garmin) si è ritirato per un problema alla spalla conseguenza di una caduta dopo pochi chilometri dal via. Al rifornimento poi è arrivato il ritiro anche di Adriano Malori (Lampre) fermato dal riacutizzarsi di una lombo-sciatalgia seguito il giorno dopo da Matteo Bono (Lampre) che nella caduta del giorno prima aveva accusato un problema muscolare.
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