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Universiadi 2013, le ambizioni della delegazione azzurra

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Ancora 24 ore e sarà subito tempo di Universiadi: sette giorni dopo la brillante esperienza ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, l’Italia si rituffa in un’altra esperienza sportiva e multidisciplinare.

Nelle “Olimpiadi degli universitari” il tricolore non ha mai sfigurato, attestandosi spesso nella top ten del medagliere: difficile competere con potenze quali Stati Uniti, Cina e Russia, ma considerando la collocazione temporale dei Giochi (la cadenza biennale la pone sempre negli anni pre e post olimpici ndr) i risultati conseguiti nelle 27 edizioni sono stati in lunga parte soddisfacenti.

Per l’edizione 2013 di Kazan le speranze di medaglie sono riposte nella scherma, solito bancomat di podi per l’Italia. Anche dalla competizione a squadre ci si attende poi un altro discreto bottino.

A Londra 2012 è stato un flop, ma a Mersin il nuoto è stato un ottimo serbatoio, con l’inno di Mameli eseguito durante tutti i giorni di gare: in Russia – ultimo test prima dei Mondiali di Barcellona – Pizzini e Pizzamaglio tra gli uomini, Gemo, Di Liddo, Ferraioli e De Memme tra le donne, rappresentano i punti di forza della spedizione diretta da Andrea Palloni.

Dal judo si attendono riscontri per i vari Regis, Tangorre, Carollo e Miranda, mentre nell’atletica Audrey Alloh avrà il non facile compito di dover battagliare nella velocità. Pugilato e canottaggio potrebbero riservare qualche gradita sorpresa, mentre nelle competizioni a squadre si punta tutto sulla pallanuoto (sia maschile che femminile) e sulla nazionale di calcio guidata da Valerio Bertotto.

A Shenzen nel 2011 furono conquistate 30 medaglie (12 ori, 5 argenti e 13 bronzi) con un 6° posto finale: si riuscirà a migliorare il risultato cinese?

 

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