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Volley, Mercato: tutti i big scappano dalla A1. La fuga dei cervelli

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Mercato. I dizionari indicano che è quel posto in cui degli acquirenti comprano e vendono della merce.

Cioè quello che non è successo nel volley-mercato italiano, terminato proprio nel pomeriggio di ieri. Per un semplicissimo motivo: che si è venduto tantissimo e si è comprato pochissimo.

Soprattutto, perché, dalla nostra Serie A1 se ne sono andati via tutti i pezzi pregiati, quelli più importanti. Una fuga di massa verso lidi più sicuri, dove gli stipendi sono sicuramente pagati, dove la vita è diversa, dove ci sono più certezze e dove si è più considerati. Se nella scienza c’è la fuga dei grandi cervelli, nella pallavolo c’è la fuga dei grandi…martelli (e non solo, purtroppo).

 

E allora via partiamo con la lista della “spesa”. Kaziyski, Juantorena, Raphael più l’allenatore Stoytchev via dalla corazzata Trento che ha dominato negli ultimi cinque anni abbondanti: li aspettano i turchi dell’Halkbank Ankara, mentre Stokr è stato acquistato dai russi del Krasnadar e Uchikov dai russi del Tyumen.

Valigie anche per Travica (russi del Belgorod) e Savani (cinesi del Shanghai, praticamente ufficiale) che hanno abbandonato Macerata. Addio anche a Celitans e Kooy, che da Modena partono rispettivamente per Istanbul (sponda BBSK) e per la Polonia (Zaksa Kozle). Non rivedremo più nemmeno Wijsmans (Baic Motors Pechino), Ngapeth (russi del Kemerovo) e Mastrangelo (chissà cosa farà)

 

Alla fine che big ci sono rimasti (con il massimo rispetto per tutti i ragazzi)? Sokolov che da Cuneo è tornato a Trento, lo statunitense Suxho (a Trento, unico vero acquisto importante in arrivo dall’Argentina), ZaytsevSabbi, Buti, Parodi, Birarelli…

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