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Atletica, Mondiali -5: tutte le statistiche della rassegna iridata!

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Tra cinque giorni scatterà la XIV edizione dei Campionati del Mondo di atletica leggera. Un’avventura incominciata trent’anni fa esatti, il 7 agosto 1983, a Helsinki (Finlandia). Poi due rassegne distanziate di quattro anni tra loro (Roma 1987 e Tokyo 1991) prima che l’evento venisse portato a cadenza biennale.

 

Nella storia dei Mondiali hanno partecipato ben 11928 atleti provenienti da 221 differenti Stati. In trent’anni di rassegna iridata abbiamo avuto 3951 finalisti, 1928 medagliati, 503 campioni del Mondo e ben 85 squalificati per doping.

 

Solo tre Paesi hanno organizzato due volte il Mondiale: Giappone (Tokyo 1991 e Osaka 2007), Germania (Stoccarda 1993 e Berlino 2009) e la Finlandia che l’ha ospitato per due volte a Helsinki (1983 e 2005).

 

Berlino 2009 ha visto il record di atleti iscritti (ben 1985), ma a Siviglia 1999 ci fu il record di Nazioni rappresentate (201). Quest’ultimo primato cadrà proprio in quest’edizione: ci saranno almeno 206 Paesi (clicca qui per saperne di più).

 

La prima campionessa del Mondo è stata la bella norvegese Greta Waitz che trionfò nella maratona del 1983. Ma il primo campione a tutti gli effetti fu l’allora sovietico (ora kazako) Veniamin Soldatenko che vinse la 50km di marcia nel cosiddetto “evento correlato” del 1976.

 

La giamaicana Marlene Ottey è l’atleta ad essere salita più volte sul podio (sia al femminile che in assoluto): ben 14 volte (tre ori, quattro argenti, sette bronzi). Allyson Felix la insegue con 10 medaglie, ma è la donna ad aver conquistato più titoli (otto).

L’uomo più medagliato è invece lo statunitense Carl Lewis con 10 allori al collo (otto ori, un argento e un bronzo). Il figlio del vento condivide anche il primato assoluto di ori con il connazionale Michael Johnson. Usain Bolt li insegue da vicino e proverà l’aggancio già a Mosca: sette medaglie, di cui cinque ori e due argenti.

Gli Stati Uniti d’America sono la Nazione più medagliata: 275 (132 ori, 74 argenti, 69 bronzi).

 

Le tedesche Marita Koch (nel 1983) e Kathrin Krabbe (nel 1991), le statunitensi Gwen Torrence (1993) e Allyson Felix (2011) sono le quattro meravigliose donne che sono riuscite a conquistare quattro medaglie nella stessa edizione dei Mondiali.

La Koch e la Felix sono riuscite anche nel record di conquistare tre ori nella stessa edizione, ma questa è un’impresa riuscita anche a cinque uomini: agli statunitensi Carl Lewis (nel 1983 e nel 1987), Maurice Greene (nel 1999), Michael Johnson (nel 1995), Tyson Gay (nel 2007) e al giamaicano Usain Bolt (nel 2009).

 

Sergey Bubka è l’atletica che è riuscito a vincere il maggior numero di ori nella stessa specialità. L’ucraino è stato Campione del Mondo nel salto con l’asta per sei volte consecutive: dal 1983 al 1997.

 

La più vecchia campionessa del Mondo è la bielorussa Ellina Zvereva che nel 2001 vinse il lancio del disco alla veneranda età di 40 anni e 269 giorni.

L’uomo più vecchio a trionfare è stato invece il kazako Veniamin Soldatenko che nel 1976 vinse la 50km di marcia a 37 anni e 258 giorni.

 

La più giovane medagliata è la giamaicana Merlene Frazer che, a 17 anni e 248 giorni, vinse l’oro con la 4×100 nell’edizione del 1991.

Al maschile il record spetta al keniota Ismael Kirui, trionfatore sui 5000 metri nel 1993 a soli 18 anni e 177 giorni.

 

Il record di presenze è della portoghese Susana Feitor (11), mentre al maschile è lo spagnolo Jesus Angel Garcia a detenere il primato (10, ma farà 11 proprio a Mosca).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

6 Commenti

1 Commento

  1. Maxi

    5 Agosto 2013 at 15:03

    L’uomo più vecchio a trionfare è stato invece il kazako Veniamin Soldatenko che nel 1976 vinse la 50km di marcia a 37 anni e 258 giorni.
    I mondiali di atletica si svolgono solo da HELSINKI 1983

    • Stefano Villa

      5 Agosto 2013 at 15:51

      La 50km di marcia del 1976 è un evento correlato, considerato Mondiale a tutti gli effetti. Ecco perché è Soldatenko il più vecchio.

  2. Ch Ris

    5 Agosto 2013 at 13:33

    Mettere la foto di Carl Lewis come simbolo dei mondiali di atletica…non mi esalta pensando al seguente caso, dove Lewis stesso ammette di esser stato positivo ai controlli antidoping per tre volte.

    Caso doping.

    Nel 2003 il dottore Wade Exum, direttore del controllo anti-doping del Comitato Olimpico degli Stati Uniti ha rivelato e poi documentato con 30 000 pagine di documenti i casi di positività degli atleti statunitensi (oltre 100), coperti dal comitato olimpico americano;[13] tra questi oltre a Carl Lewis (positivo per efedrina, pseudoefedrina e fenilpropanolamina nel 1988), Joe DeLoach, Andre Phillips, Mary Joe Fernandez, Alexi Lalas.

    In un’intervista al quotidiano Orange County Register lo stesso Lewis ha ammesso di essere risultato positivo per tre volte.

    • Stefano Villa

      5 Agosto 2013 at 14:14

      Questo è fuor di dubbio. Però dai indubbiamente Carl ha segnato la storia. E in un articolo di statistiche iridate ci stava la sua foto (ha vinto il ballottaggio con Bubka ma per un motivo che scoprirai nei prossimi giorni). Ma accetto volentieri la tua critica. Però spero che ogni tanto i miei articoli ti piacciano ahaha

    • Luca46

      5 Agosto 2013 at 16:15

      Io vorrei sapere qual’è l’atleta professionista che non fa uso di doping?
      Sicuramente ce ne sono, in percentuali irrilevanti rispetto al globale. Chi è dentro un sistema che funziona in un certo modo si deve adeguare oppure decide di starne fuori.
      Quello che fa piu’ paura è l’antidoping perchè proprio come hai detto tu si rischia che alcuni vengano graziati, altri no, altri addirittura pescati positivi mentre non lo sono. Hai citato bene Carl Lewis che ha vinto nonostante tutto mentre Ben Johnson è stato squalificato. Chi glielo va a dire a Ben che era il velocista piu’ forte a quei tempi? Potremo parlare di Armstrong mai pescato e forse perchè faceva donazioni alla federazione … e chissà perchè è stato squalificato proprio ora? E chissà perchè venne fermato a titolo cautelativo Pantani che non fu trovato positivo e sulle quali analisi ci sono ancora oggi dei dubbi.

  3. Ch Ris

    5 Agosto 2013 at 13:29

    Definire Koch ‘meravigliosa atleta’, mi sembra un po’ una forzatura, prima darei una letta al seguente articolo:
    Caso doping

    Marita Koch insieme a molte altre atlete della Germania Est con le loro prestazioni straordinarie ha suscitato un notevole sospetto.[1][4]

    Nel 1991, Werner Franke, uno dei massimi studiosi mondiali di problematiche relative al doping, insieme alla moglie Brigitte Berendonk, aveva potuto mettere le mani su una serie di documenti che si trovavano all’Accademia Medico-Militare di Bad Saarow, basandosi sui quali aveva potuto ricostruire la pratica, organizzata dallo stato, della sistematica somministrazione di doping a numerosi atleti dell’ex-DDR. Tra di loro spiccava il nome di Marita Koch. Se si dà credito a questi documenti, le sarebbero stati somministrati alti dosaggi di Oral Turinabol (uno steroide anabolizzante), tra il 1981 ed il 1984.

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