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Barcellona 2013, Campagna: “Contro il Montenegro ci vuole il miglior Settebello”

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A caccia della terza finale consecutiva, la seconda considerando solo i Mondiali: il Settebello di coach Campagna è pronto alla sfida verità contro il Montenegro, semifinale mondiale di Barcellona 2013 in programma questa sera alle ore 21.45. Dopo la vittoria contro i padroni di casa l’entusiasmo in casa azzurra è alle stelle: “Battere la Spagna è stato un risultato importante perché ottenuto in un quarto di finale contro la squadra padrona di casa e in un ambiente ostile. – ha affermato il ct al sito federale –  I ragazzi sono stati bravi a non deconcentrarsi. A restare calmi. A non cedere alle provocazioni. Il quarto di finale è sempre una partita difficile, perché ti proietta in una dimensione diversa da quella del girone. Ogni errore viene pagato e può essere determinante. Martedì i ragazzi hanno applicato alla lettera le mie indicazioni e costruito la vittoria su una partita giocata perfettamente in difesa. In attacco abbiamo commesso qualche sbavatura, a volte per strafare, a volte perché siamo stati frettolosi. Comunque abbiamo subito solo tre gol: due in inferiorità numerica e uno su rigore senza lasciare nulla agli avversari per 18 minuti”.

Ancora una volta la chiave è stata una grande fase passiva: “La nostra difesa è la chiave del nostro gioco e ne abbiamo perfezionato i meccanismi nel corso del torneo. Del resto abbiamo sempre subito pochi gol, ad eccezione della partita con la Germania che comunque conducevamo con largo margine prima di avere una flessione di attenzione. Dobbiamo continuare così”.

Attenzione massima agli avversari: “Contro il Montenegro servirà la migliore Italia. Il Montenegro ha eliminato la Serbia, tra le favorite per il titolo, e ha una serie di soluzioni offensive temibili e difficili da controllare. Sono potenti e ricchi di invididualità. Già stamattina abbiamo provato in allenamento qualche accorgimento per limitare la loro linea di tiro. Non c’è il centroboa Zlokovic ma ne hanno compensato l’assenza con i fratelli Janovic ed Ivovic, tra i migliori tiratori dal perimetro. La squadra ha un’età media al top della maturità sportiva e ha raccolto poco rispetto alle previsioni. Quindi hanno fame di successi. Dopo l’indipendenza – conclude Campagna – il Montenegro ha vinto il campionato europeo a Malaga nel 2008 ed è arrivato al quarto posto alle Olimpiadi di Londra suicidandosi in una partita contro la Serbia che vincevano con tre gol di scarto. La squadra c’è ed è forte. Merita di essere tra le prime quattro squadre al mondo. Ma noi siamo l’Italia. Campioni del mondo e vice campioni olimpici. Giochiamo sempre per vincere“.

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