Ciclismo
Cunego-Pozzato: da predestinati a comprimari?
A meno di due mesi dai Campionati Mondiali di ciclismo di Firenze, iniziano ad inseguirsi voci su quali potrebbero essere i protagonisti italiani nella corsa in linea, da sempre la più ambita e spettacolare. Ha iniziato a parlarne anche Paolo Bettini, commissario tecnico della nazionale azzurra e uno dei migliori interpreti della gara iridata dell’ultimo decennio.
Al momento non sembrano far parte dei piani del CT Filippo Pozzato e Damiano Cunego, probabilmente i due atleti italiani più di prospettiva della generazione di inizio anni ’80, ora entrambi alla Lampre. Pozzato non è adattissimo al percorso, mentre Cunego, pochi anni fa, sarebbe stato il faro della nazionale attorno al quale sarebbe stata costruita una struttura di squadra capace di portarlo a vincere. Il Piccolo Principe di Cerro Veronese ha appena portato a compimento un Tour de France assolutamente anonimo, così come le classiche di primavera, movimentate solo da un attacco senza prospettive all’Amstel Gold Race. Per il resto, poco o nulla, con un’unica affermazione alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali.
Pozzato è rimasto nell’anonimato anche nelle prove a lui congeniali come Fiandre e Roubaix, distinguendosi dal resto del plotone solo per l’immensa classe che ha quando pedala. Ormai quasi 32enni, la parabola discendente dei due compagni di squadra potrebbe essere iniziata in maniera definitiva, senza che nessuno dei due abbia raggiunto gli obiettivi che ci si aspettava quando erano giovani. Nei prossimi anni potrebbero certamente colpire ancora in alcune gare, ma la sensazione è che difficilmente potranno essere protagonisti nelle corse più prestigiose, per le quali, tra le altre cose, si stanno mettendo in mostra giovani corridori già competitivi ad altissimi livelli.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Bettini Photo
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