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CLAMOROSO Doping in Germania Ovest! Non solo DDR…

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Non solo Germania Est. Secondo uno studio dell’Università Humboldt di Berlino anche a ovest della cortina di ferro le pratiche illecite erano all’ordine del giorno.

Esperimenti con sostanze per l’aumento delle prestazioni come anabolizzanti, testosterone, estrogeni ed Epo furono finanziati con fondi pubblici tramite il Bundesinstitut für Sportwissenschaft (il BISp, l’istituto federale per la scienza dello sport), creato nel 1970 e alle dipendenze del Ministero dell’Interno.

Nell’articolo pubblicato dal giornale Sueddeutsche Zeitung sulla ricerca chiamata “Doping in Germania dal 1950 a oggi“ sono emersi diversi aspetti oscuri.

Alle Olimpiadi di Montreal del 1976 sarebbero state praticate 1.200 iniezioni con sostanze dopanti. Tutti, anche i minorenni si dopavano, “e la politica ne era al corrente” si legge sul quotidiano.

Accuse anche al mondo del calcio: nella famosa finale mondiale del 1954 vinta in rimonta dalla Germania Ovest contro l’Ungheria, i tedeschi, sotto 2-0, alla fine del primo tempo avrebbero assunto non vitamina C ma pervitina, una sostanza super-stimolante.

Non è la prima volta che emergono dubbi su questa partita; l’itterizia infettiva che colpì cinque giocatori tedeschi subito dopo il mondiale fece subito pensare all’utilizzo di doping. Tuttavia c’era anche chi non la pensava così. Gianni Brera, ad esempio, fu uno dei più fieri oppositori: “Qualità di vivaio e civiltà sportiva garantiscono per loro” disse il giornalista italiano.

francesco.drago@olimpiazzurra.com

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