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Artistica
Ginnastica, Beautiful Russia: la nostra nuova…soap opera
Beautiful. Una delle soap opera più antiche al Mondo: oltre 6000 puntate, 20 anni di messa in onda. Un programma passato sulla bocca di tutti. Ma che abbiamo voluto rivisitare…
Cambiamo registro, cambiamo personaggi. Ci trasferiamo in Russia e ci immaginiamo una nuova soap opera. Protagonisti una coppia di coniugi, ma questa volta sono gli allenatori della Squadra Nazionale di ginnastica artistica: Valentina e Andrei Rodionenko. E si punzecchiano su chi convocare a Olimpiadi e Mondiali… Le altre protagoniste sono tutte le ragazze del Team dell’Armata. Cosa succederà?
Tutto però è nella nostra fantasia. Una soap opera divertente che vuole farci sorridere, mista tra satira e comicità, totalmente inventata nelle situazioni, nei modi e nei dialoghi, ma con uno sfondo di verità che si riallaccia ad alcuni noti episodi dell’ultimo anno e mezzo. Nell’unica speranza di farvi divertire…
Per questo è nato Beautiful Russia. Oggi la prima puntata.
PERSONAGGI PRINCIPALI:
Valentina Rodionenko. Anziana signora, un po’ bisbetica, con il ruolo di coordinatrice della nazionale femminile russa. Sono note le sue previsioni che, alla resa dei conti, si rivelano sempre errate e contrapposte. Gira voce che alcuni l’abbiano soprannominata la Iettatrice: quando fa un commento positivo su una ginnasta, l’atleta puntualmente sbaglia (o le succede qualcosa)…
Andrei Rodionenko. Marito di Valentina. A quanto pare è lei a portare i calzoni in famiglia (si scherza naturalmente…)
Alexander Alexandrov. Ex allenatore russo. Ha allenato campionesse olimpiche, mondiali ed europee. Riuscì a portare la Russia al suo primo oro iridato e pare che sia amato da tutte le ginnaste.
Aliya Mustafina. Intrepida ginnasta dallo sguardo penetrante. Campionessa Mondiale, Campionessa Europea, Campionessa Universitaria, bronzo Olimpico. C’è da stare attenti quando lei è nei paraggi. Potrebbe polverizzarti con gli occhi. Le parallele sono la sua forza.
Viktoria Komova. La migliore ginnasta della squadra (per alcuni). Soprannominata “Forever Silver” a causa del suo posto fisso sul secondo gradino del podio. Famosa anche per i suoi pianti d’argento. Sembra essere la cocca della Rodionenko.
Anastasia Grishina. Timida ed elegante ginnasta. È amata dai fans per la sua umiltà e dolcezza. Ma, dagli ultimi sviluppi, alcuni piani alti la vedono come una capricciosa ragazza con atteggiamenti altezzosi da VIP.
Maria Paseka. La vaulter della squadra. Famosa per i suoi Amanar disastrosi. Ma nonostante questo, pare la Rodionenko abbia un’adorazione per lei.
Ksenia Afanaseva. La veterana del team. La sua lunga esperienza nella Nazionale le ha insegnato a prendere il suo lavoro con serietà e che “chi pensa ai fatti propri campa cent’anni”.
PROLOGO:
Luglio 2012 – Da qualche parte, in una landa sperduta della lontana Russia.
Le Olimpiadi sono alle porte e i coniugi Rodionenko non si danno pace sulla recente scelta del team che andrà a rappresentare la Russia a Londra. Andrei non riesce a dormire sogni tranquilli al pensiero che la sua scelta possa essere sbagliata. Per fortuna che Valentina. La dolce e cara Valentina gli risolleva il morale, ricordandogli che loro due dirigono la migliore squadra sulla piazza.
«Ma quest’anno la squadra americana è forte», sospira Andrei, alzando lo sguardo sul poster della leggendaria Svetlana Korkhina appeso appena sopra il loro letto.
«Quelle ragazze tutte muscoli e niente grazia? Ma cosa vuoi che combinino alle Olimpiadi? Andrei, non essere sciocco. Abbiamo costruito una squadra imbattibile. Fidati di me che ho un certo fiuto su queste cose», replicò Valentina.
«Se lo dici tu, Valentina. Non so…Ma quella loro nuova ginnasta..sai quella di colore..come si chiama?»
«La Douglas?».
«Sì, lei. Ecco, ho il presentimento che possa fare qualcosa di grandioso» affermò convinto Andrei.
«Ma smettila, amore. Quella Douglas fino a qualche mese fa non era nessuno. Ha solo avuto un po’ di fortuna nell’ultimo periodo, ma vedrai che in una competizione importante come le Olimpiadi non combinerà niente. Non abbiamo nulla di cui preoccuparci, abbiamo la ginnasta migliore al mondo: la Komova. Al massimo dobbiamo spaventarci della Wieber, ma vedrai che Viktoria riportando l’Amanar sarà in grado di superare le americane».
«Non mi preoccupano solo loro – scosse la testa il marito – Ma anche le altre. La Raisman potrebbe vincere l’oro al corpo libero, la Maroney al volteggio, la Ross…..»-
«Smettila Andrei – disse Valentina, interrompo il compagno – Faremo incetta di medaglie vedrai. Ksenia vincerà al corpo libero, Maria porterà una medaglia al volteggio e Aliya…beh..Aliya non è in forma. Il massimo che può fare è una medaglia a parallele, se riesce a qualificarsi. Altrimenti la medaglia a parallele potrebbe benissimo essere conquistata da Viktoria e dalla Grishina. Come vedi riusciremo facilmente a coprire tutti i podi. Mi preoccupa un po’ la trave ma credo che Vika possa salire sul podio anche su questo attrezzo».
«Ma secondo te avremo fatto bene a mandar via Alexandrov?», domanda l’uomo.
«Ma certo. Per lui c’era solo Aliya. Quando la Mustafina non aveva voglia di allenarsi per i soliti suoi capricci non allenava neanche lui. E la povera Vika veniva trascurata».
«Se lo dici tu…»
«Se lo dico io è così!», rispose stizzita la moglie.
LONDRA 2012.
Arrivarono ben presto le Olimpiadi e tutto si svolse secondo i piani della Rodionenko. Cioè, quasi nulla.
La Russia non vinse l’oro. Non per colpa della squadra ovviamente. Purtroppo era stato uno sbaglio mandare una ginnasta giovane con poca esperienza internazionale che ai primi segni di tensione emotiva ha fatto cilecca. Se la Grishina non avesse fatto quell’erroraccio al corpo libero la Russia sicuramente avrebbe vinto l’oro. Non sappiamo quale miracolo avrebbe potuto compiere Anastasia per prendere un punteggio superiore al 18 e superare le americane dato che erano a ben 5 punti di distanza, ma evidentemente i Rodionenko ci speravano. La caduta di Ksenia al corpo libero, la trave disastrosa di Viktoria e il volteggio passeggiato di Maria non erano che quisquiglie, che non hanno minimamente intaccato la possibilità di conquistare l’oro.
Valentina non ebbe neanche la soddisfazione di vedere la sua cocca Vika con in collo l’oro individuale. Ma non era di certo colpa sua. Purtroppo i giudici hanno fatto qualche errore di valutazione.
Ksenia non vinse al corpo libero. Usciì di pedana troppo spesso.
Viktoria non vinse ne a trave né a parallele, ma poverina dopo la delusione dell’AA ci stava.
Maria vinse il bronzo al volteggio, come lei aveva previsto. E ne fu contenta. Ma per come erano andate le cose doveva intascarsi l’argento. L’americana era caduta, lei no.
La sorpresa fu Aliya, la lunatica e problematica ginnasta che non ne voleva sapere di allenarsi e riprendersi dal suo infortunio. È stata la ginnasta più medagliata di queste Olimpiadi portando a casa l’inaspettato bronzo all-around, l’oro alle parallele e il bronzo al corpo libero…
Ester Vicentelli
(per la foto grazie a My Crazy World of Graphics)