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Ginnastica, RIVOLUZIONE: cambia la pedana del corpo libero!

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La prima delle grandi rivoluzioni del quadriennio olimpico sta per arrivare. Proprio in questa ore è attesissima al PalAlgeco di Brescia la nuova pedana del corpo libero, su cui le nostre ginnaste si cimenteranno durante il collegiale (12-17 agosto) in preparazione ai Mondiali di Anversa.

 

Un prodotto assolutamente innovativo, completamente diverso dalle pedane a cui eravamo abituati fino a qualche mese fa. Dopo attentissimi studi scientifici, la Gymnova (casa francese che produce materiali ginnici, uno degli storici fornitori internazionali) è arrivata a elaborare questa nuova invenzione che cambierà radicalmente tutti gli esercizi!

Vediamolo in tre semplici cifre: questa pedana creerà spinte maggiori del 14% rispetto a quelle fornite dalle precedenti pedane, quindi gli atleti salteranno molto più in alto e ci sarà un consequenziale aumento del rimbalzo addirittura del 24%. Con queste percentuali c’è concretamente la possibilità, per alcuni, di aggiungere almeno mezzo avvitamento rispetto alle loro abituali routine (e Team USA sembra già essere all’avanguardia). Soprattutto, però, si starà attenti alla sicurezza delle ginnaste perché il materiale con cui è stata costruita ridurrà lo shock d’impatto del 16%, quindi le atlete avranno meno possibilità di procurarsi microtraumi.

 

Tutto questo saltare è dovuto al posizionamento di addirittura 2000 molle sotto il classico piano dinamico! Si potrebbe azzardare, magari sbagliando, ma giusto per farci un’idea: sarà come avere una sorta di mini trampolino che può aiutare durante le evoluzioni.

 

La pista sarà smontabile e arrotolabile su se stessa, in sette comode fasce ciascuna di 2,5cm di spessore. Così si potrà anche trasportare molto più facilmente: novità (parziale) molto gradita.

Sotto la pedana in sé si troveranno quindi dei “pezzi” di gomma (mousse per dirla alla francese, dialettalmente della gomma schiuma), incastrabili tra loro come dei puzzle, di 5cm di spessore ciascuno. Ci sarà poi uno strato formato da legno pregiatissimo per creare un’altra base. E sotto a tutto questo si trovano le famose molle di cui abbiamo parlato. Per chiudere con un sistema di fissaggio della pedana al pavimento davvero di ultima generazione (e brevettato), sicuro, preciso e con tre meccanismi di anti-rotazione.

 

Insomma questa è la navicella spaziale del corpo libero. Ne vedremo davvero delle belle. Ragazze e ragazzi collaudate bene e… gan-ba.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. Luca46

    1 Agosto 2013 at 23:09

    Bene questa è una bella notizia e ti rigrazio per averla riportata.
    E’ un discorso che faccio in generale, se l’Italia vuole crescere nello sport deve investire nelle infrastrutture. Alle volte non serve molto basta razionalizzare quel poco che c’è. L’esempio di Cesana è emblematico ma di casi analoghi purtroppo ne troviamo molti.

  2. Stefano Villa

    1 Agosto 2013 at 15:31

    Luca l’abbiamo già presa vai tranquillo 🙂 E’ appena arrivata alla Brixia Brescia 🙂 Sul dettaglio dei costi spero di avere notizie direttamente da Marsiglia

  3. Luca46

    1 Agosto 2013 at 12:35

    Si ma i costi?
    In Italia già fatichiamo con le palestre figuriamoci attrezzarle per adattarsi alla nuova pedana.

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