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Tiro a segno, Weithaler: “Le medaglie? Nemmeno nei sogni più belli”

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Stagione indimenticabile quella di Simon Weithaler. L’altoatesino, dopo essere salito sul podio junior agli Europei ad aria compressa di Odense ed aver debuttato in Coppa del mondo, ha conquistato pochi giorni fa altre due splendide medaglie agli europei a fuoco di Osijek. L’atleta di Naturno ci ha concesso in esclusiva questa intervista.

Ti aspettavi questi risultati?

“Già gli Europei in Danimarca con l’aria compressa erano stati un grande successo. E mi hanno dato ancora più coraggio per preparare bene la stagione a fuoco. Non avrei potuto immaginare tutto questo neppure nei sogni più belli”.

Quale è la tua specialità preferita?

“Non ho preferenze, mi piace tanto sparare sia con la carabina ad aria compressa che con con quella a fuoco”.

Cosa ne pensi delle nuove regole?

“In generale posso dire che non sono tanto favorevole. Ho vissuto il nuovo sistema in due maniere diverse. In Danimarca ero primo dopo la qualificazione e ho chiuso ottavo. A Osijek invece una volta sono entrato ottavo e finito secondo e mentre nella prova a terra sono entrato quinto e ho terminato in terza piazza. Sopratutto nella tre posizioni secondo me non è giusto ripartire da zero perché giocarsi in finale la medaglia dopo aver sparato 120 colpi non mi sembra proprio il massimo”.

Come è nata la passione per il tiro a segno?

“È nata pian piano. Ho cominciato insieme a un mio amico ed è stato proprio per merito suo che ho scoperto il tiro come sport”.

Fai parte di un gruppo sportivo militare?

“No, però spero di entrare in qualche gruppo sportivo in futuro perché solo così è possibile fare seriamente la vita di tiratore”.

francesco.drago@olimpiazzurra.com

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