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Golf, da Gagli a Pavan: il punto sugli italiani

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I fenomeni sono Francesco Molinari e Matteo Manassero, con Edoardo Molinari fermo ai box ma potenzialmente al loro stesso livello; sono loro a far sognare il golf italiano, a toccare le corde del cuore agli appassionati di questo sport, sciorinando perle e regalando emozioni indimenticabili. Ma l’Italia del golf può vantare anche altri esponenti in giro per il mondo, certamente meno illustri ma non per questo da considerare meno.

Qualche passo indietro ai tre big nostrani c’è sempre Lorenzo Gagli, reduce finora da un’annata con tanti tagli mancati, qualche buon risultato e – in generale – tanti, troppi alti e bassi. La buona partenza di inizio stagione è stata vanificata con una serie di eliminazioni a catena inspiegabili, dalla quale sembra comunque essere uscito. Il mantenimento della carta è ormai un obiettivo raggiunto, ma il fiorentino non può e non deve accontentarsi di salvare il suo posto sul Tour.
Alessandro Tadini e Matteo Delpodio probabilmente sapevano fin dal principio che entrare nei primi 120 della Race to Dubai – e quindi mantenere la carta – sarebbe stato estremamente complicato, ma nonostante le molteplici difficoltà entrambi hanno ancora qualche chance di ottenere la permanenza sull’European Tour. Quello messo meglio è Delpodio, al momento 129°, riuscito ad entrare anche nei primi dieci all’Open di Spagna di maggio, mentre nei piazzamenti di Tadini (165°) non si segnalano risultati di spicco; per quest’ultimo la montagna da scalare sembra davvero troppo alta, ma l’imprevedibilità nel golf è all’ordine del giorno.

Per due golfisti che probabilmente saluteranno l’European Tour, altri due sono pronti a prenderne il posto. Sul Challenge Tour, infatti, stanno brillando le stelle di Andrea Pavan e Marco Crespi, entrambi vincitori di un torneo. Il primo, classe 1989 e prospetto interessante, è terzo nell’ordine di merito (di fatto secondo in quanto Koepka è già stato promosso nel circuito maggiore per aver vinto tre tornei), mentre Crespi (classe 1978) è sesto (quinto); la promozione, con otto tornei ancora disputare, sembra davvero vicina. Tra i tanti azzurri presenti sul Tour, poi, ce n’è uno che inevitabilmente attira la nostra attenzione, quel Domenico Geminiani apparentemente destinato ad una carriera di alto livello. Al momento, l’azzurro ha colto un 18° posto come miglior piazzamento, ma l’età (il 1996 è l’anno di nascita) e il tempo sono indubbiamente dalla sua parte.

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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