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Scherma

Mondiali di scherma: ambizioni d’oro per la spada azzurra

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Due squadre, otto atleti, un titolo mondiale da difendere e un argento europeo freschssimo che fa ben sperare. La spada italiana si presenta così al Mondiale di scherma di Budapest 2013. I ragazzi vogliono l’oro a squadre, per cancellare la brutta gara di Zagabria, le ragazze sanno di poter salire sul podio. Entrambi i gruppi si presentano con la migliore formazione possibile.

Paolo Pizzo e Matteo Tagliariol, rispettivamente campione mondiale in carica e oro olimpico a Pechino 2008, sembrano aver messo definitivamente da parte i loro infortuni alla mano destra, quella armata per entrambi. Tagliariol è già tornato alla vittoria in stagione, nel Grand Prix di Vancouver, in Canada. Pizzo ha attraversato un periodo con qualche difficoltà dopo un rientro che sembrava incoraggiante. Lo spadista catanese, però, è di quelli che dopo una sconfitta lavora ancora più duro. Vuole difendere il titolo conquistato nel 2011 a casa sua e sa di poterlo fare.

Dietro le due punte, però, il ct Cuomo può contare sull’esperienza di Diego Confalonieri, autentico uomo squadra chiamato a chiudere gli assalti nelle prove collettive, e su un Enrico Garozzo che sembra aver compiuto la sua maturazione in una stagione che l’ha visto salire sul podio in Coppa del Mondo e ai Giochi del Mediterraneo, sfiorando la medaglia agli Europei.

Gli avversari più pericolosi sono gli svizzeri, Heinzer e Kauter in testa. Il movimento elvetico è cresciuto tantissimo sotto la guida di Angelo Mazzoni, e attualmente esprime il numero 1 del ranking mondiale. Occhi puntati anche sulla Francia, che spera di far partire il riscatto post Londra proprio dalla spada maschile: l’esperienza di Robeiri e Trevejo, uniti al talento e alla freschezza del 21enne Daniel Jerent (argento europeo, oro in Coppa del Mondo a Parigi), sono gli ingredienti di un gruppo in grado di competere sui livelli di Svizzera e Italia, o giù di lì. Insidiosissime le asiatiche, Cina e Corea del Sud in particolare. Se la scherma ha ormai acquisito pieno diritto di cittadinanza a Pechino, con atleti che spesso evitano la Coppa del Mondo e si fanno vedere solo per i Mondiali, anche a Seul si danno da fare. La nazionale coreana, maschile e femminile, si è allenata in ritiro con quella azzurra.

A fare compagnia a Rossella Fiamingo, Bianca Del Carretto, Francesca Quondamcarlo e Mara Navarria, c’era anche Shin A Lam. La sfortunatissima protagonista di Londra 2012, autrice di un indimenticabile sit-in di protesta in pedana dopo l’assalto perso in semifinale con Britta Heidemann a causa del secondo più lungo della storia della scherma, ha una voglia matta di rifarsi. Impossibile non inserirla tra le favorite per la vittoria finale insieme alla stessa Heidemann, alla cinese Sun, all’ucraina Shemyakina, all’ungherese Szasz e alla campionessa europea, la rumena Ana Maria Branza.

Ma le nostre sono in grado di recitare il loro ruolo. Francesca Quondamcarlo ha ritrovato fiducia nei suoi enormi mezzi con l’argento di Zagabria, Rossella Fiamingo, prima italiana nel ranking Fie, si è sbloccata con l’oro ai Giochi del Mediterraneo, primo successo internazionale in carriera, Bianca Del Carretto è stata l’unica azzurra a salire sul podio nella stagione di Coppa del Mondo.

C’è tanta curiosità sulle condizioni di Mara Navarria, mamma da qualche mese e da poco tornata alle competizioni. La spadista friulana si è scaldata ai Giochi del Mediterraneo, ma ora si fa sul serio. Può essere il valore aggiunto di una squadra da podio mondiale, e ha un talento di primissimo livello. Le azzurre non hanno paura di nessuno, non esistono nazionali imbattibili. Soprattutto se sui pantaloni della tua divisa c’è scritto “Italia”.

Foto Augusto Bizzi

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com Twitter: GabrieleLippi1

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